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alle ore 18:00
Alan Friedman
Berlusconi si racconta a Friedman
Rizzoli
In nessun’altra nazione occidentale, negli ultimi vent’anni, un leader politico ha dominato così completamente la scena come ha fatto Silvio Berlusconi in Italia. Nessuno ha scatenato così tante polemiche, nessuno è stato tanto amato e odiato. In questo libro Alan Friedman, dopo un anno e mezzo di interviste e conversazioni con Berlusconi, i suoi amici, i suoi familiari, racconta una vita che non conosce mezze misure. Un ritratto intimo di un uomo sul quale pensavamo di sapere già tutto. Ma rispondendo a Friedman, Berlusconi si confessa come mai prima. Ripercorre le sue tormentate vicende giudiziarie e la lunga guerra con la magistratura, parla della sua passione per le donne, rivive i trionfi e l’amarezza delle sconfitte. Racconta gli anni Sessanta e Settanta, quando le sue città giardino hanno incarnato il sogno di un’Italia che scopriva il benessere. Racconta gli anni Ottanta, quando con la televisione commerciale ha cambiato le abitudini e i gusti degli italiani, inondando l’etere di consumismo yuppie e edonismo all’americana. Racconta il suo amato Milan, la squadra per cui faceva il tifo da bambino e che ha portato sul tetto del mondo. Racconta la politica italiana, parla del suo passato e del suo futuro. Nel vivace ritratto di Friedman assumono un rilievo fondamentale le drammatiche vicende internazionali, perché Berlusconi è stato testimone e protagonista del periodo successivo al crollo del muro di Berlino. Dietro l’amicizia con George W. Bush e Vladimir Putin (intervistato qui in esclusiva) traspare il suo ruolo di mediatore nella diplomazia segreta tra Mosca e Washington. E grazie all’accesso a fonti riservate europee e americane e alle testimonianze d’eccezione di José Luis Zapatero e di José Manuel Barroso, Friedman svela un autentico intrigo internazionale e ricostruisce le manovre che hanno accompagnato l’invasione dell’Iraq nel 2003, l’intervento in Libia all’inizio della Primavera araba e i tumultuosi vertici sulla crisi finanziaria dell’Eurozona nell’autunno 2011. Finalmente si porta alla luce, in un brillante esempio di giornalismo investigativo, il vero ruolo di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy nel tentativo di far cadere Berlusconi. In un libro che non è mai di parte e ha il ritmo di un romanzo, Friedman offre al lettore l’opportunità unica di conoscere da vicino un uomo dalla personalità straripante. “Possono farmi molte cose,” ha detto Berlusconi “ma non possono costringermi a dimettermi da me stesso.”
Alan Friedman, giornalista statunitense che ha scelto di vivere in Italia, è stato giovanissimo collaboratore dell’amministrazione del presidente Jimmy Carter, corrispondente del “Financial Times”, inviato dell’“International Herald Tribune”, editorialista del “Wall Street Journal” e produttore e conduttore di numerosi programmi televisivi in Gran Bretagna, Stati Uniti e Italia, dove ha lavorato per Rai, Sky Tg24 e La7. Tra i suoi libri, Tutto in famiglia (1988), La madre di tutti gli affari (1993), Il bivio (1996).
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