Eventi
alle ore 17:00
ANNULLATO Maurizio Molinari
con Ario Gervasutti
Attenzione! A causa del risultato del referendum in Gran Bretagna che ha decretato l'uscita della stessa dalla UE, gli impegni lavorativi di Maurizio Molinari, Direttore de La Stampa, e di Ario Gervasutti, Direttore de IL Giornale di Vicenza, rendono purtroppo impossibile la loro presenza a RESISTERE. L'evento perciò è ANNULLATO.
Questo è un evento della rassegna letteraria RESISTERE
La sede dell'incontro è il CASTELLO DEGLI EZZELINI
Jihad guerra all'Occidente
Parlare di terrorismo oggi signifi ca affrontare una questione che ci accompagna ovunque siamo, in ogni momento. Una minaccia che intravediamo nella vita di tutti i giorni e che può presentarsi improvvisamente con forme sempre nuove e imprevedibili. Sapere come nasce questo micidiale fenomeno, come si sviluppa, quali sono gli elementi che lo favoriscono è diventata una necessità per capire come affrontare questa letale minaccia alla nostra libertà. Maurizio Molinari e Ario Gervasutti, analisti e osservatori di particolare competenza, ci conducono al cuore del problema.
Maurizio Molinari, giornalista e scrittore, è direttore del quotidiano «La Stampa». Nato a Roma nel 1964, dopo aver studiato all'Università Ebraica di Gerusalemme ed al Manchester College di Oxford, si è laureato in Scienze Politiche nel 1989 e in Storia nel 1993 all'Università La Sapienza di Roma. È specializzato in politica estera e questioni internazionali, in particolare riguardanti gli Stati Uniti, dove dal 2001 è stato corrispondente del quotidiano «La Stampa».
In precedenza è stato corrispondente da Bruxelles e corrispondente diplomatico. Giornalista dal 1984, giunge a «La Stampa» nel 1997 e lavora su politica estera e di sicurezza anche per «La Voce Repubblicana», «Il Tempo», «L'Indipendente», «L'Opinione», «Il Foglio» e «Panorama». Inviato in più occasioni nei Balcani, in Medio Oriente, Iran, Iraq, Nordafrica, Turchia e Corno d'Africa, ha intervistato, fra gli altri, George W. Bush, Laura Bush, Ban Ki-moon, Kofi Annan, Condoleezza Rice, Madeleine Albright, Henry Kissinger, il re saudita Abdullah quando era principe ereditario, Muammar Gheddafi, Benjamin Nethanyahu, Shimon Peres, Elie Wiesel, Yasser Arafat e Hugo Chavez. Tra i suoi libri, L’Italia vista dalla Cia (1948-2004) (Laterza 2005), Cowboy democratici (Einaudi 2008), Gli italiani di New York (Laterza 2011), Governo ombra (Rizzoli 2012), L’aquila e la farfalla. Perché il XXI secolo sarà ancora americano (Rizzoli 2013), Il Califfato del terrore. Perché lo Stato Islamico minaccia l’Occidente (Rizzoli 2015) e Jihad. Guerra all'Occidente (Rizzoli 2015).
Ario Gervasutti è nato nel 1963 a Palmanova (Udine). Dopo la laurea in Scienze Politiche all'Università di Padova e gli inizi della professione giornalistica a “Il Gazzettino”, viene assunto nel 1989 da Indro Montanelli a “Il Giornale”. A Milano diventa vice capo della cronaca e in quella veste segue gli anni di tangentopoli. Rimane a “Il Giornale” sotto la prima direzione di Vittorio Feltri, che lo nomina capo servizio agli Esteri, poi capo redattore all'Ufficio centrale. Nel 2000 fa rientro in Veneto accogliendo l'offerta de “Il Gazzettino” e diventa inviato speciale, ruolo nel quale segue i principali avvenimenti in Italia e all'estero con un'attenzione particolare al Nordest e alla sua evoluzione politica ed economica. Dal 2009 è direttore de “Il Giornale di Vicenza”.
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