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Eventi


Giovedì 24 Novembre 2016
alle ore 18:00

Antonio Lo Giudice e Gianni Della Cioppa

dialogano e presentano i loro rispettivi libri

Da Satana all'Iperuranio. 35 anni di black metal in 101 album, Crac Edizioni

I 100 migliori dischi Hard Rock 1969-1979. L'epoca d'oro, Tsunami Edizioni


Da Satana all'Iperuranio: Il black metal nasce come una variazione scioccante, rumoristica e goliardica della NWOBHM, ma, negli anni, è stato oggetto di un’evoluzione artistica imprevedibile ed entusiasmante: dal satanismo low-fi di Venom ed Hellhammer alle recenti for me di “estremismo spaziale”, passando per il gelo della scena norvegese, la pura
malvagità  di  quella  svedese  e  l ’eleganza  di  gruppi  come  Alcest  e  Negura  Bunget,  il  black  è  stato  tutto  ed  il suo contrario. I l libro presenta una carrellata dei cento dischi più importanti del genere (oltre un intruso), nel tentativo, per quanto disperato, di segnare le tappe di una delle storie musicali più complesse ed affascinanti di sempre, costantemente votata alla ricerca ed alla contaminazione”.


I 100 migliori dischi Hard Rock offre una selezione accurata dei dischi più significativi dell’epoca d’oro del genere, quando tutto ha preso forma per poi deflagrare in una creatività incontrollata, da cui ancora oggi si continua ad attingere.
A differenza di altri volumi simili, questo si pone l’obiettivo di limitare il raggio d’azione e di concentrarsi quasi esclusivamente sulla scena hard rock, evitando le pur fondamentali divagazioni stilistiche che hanno avuto il merito di dar vita ad apprezzati sotto generi (hard prog, dark rock, hard pomp), ma che qui non sono oggetto d’esame. Trovano così spazio straordinari dischi che invece altrove sono rimasti esclusi, spesso riscoperti grazie all’avvento di internet e la cui importanza è stata riconosciuta da numerosi protagonisti del rock e del metal mondiale dagli anni ’80 ad oggi. Dischi capaci di influenzare due e più generazioni di artisti, che non si sono limitati ad attingere dai titani, ma hanno subito il fascino di band creative e originali, che però al tempo erano sottostimate o addirittura sconosciute.
Cento schede per altrettanti dischi che non si limitano a dare visibilità solo ai giganti del genere: infatti accanto a Jimi Hendrix, Led Zeppelin e Deep Purple scopriamo nomi come  Bloodrock, Titanic, Buffalo e Stray, per non parlare dei greci Socrates Drank The Conium e dei giapponesi Blues Creation. Ma sono tanti i dischi selezionati da ogni angolo del mondo, la cui presenza è motivata con lucidità, competenza e passione dall’autore, che in quasi trent’anni di giornalismo musicale si è guadagnato la stima di moltissimi lettori e il ruolo di credibile ambasciatore dell’hard rock e dell’heavy metal. Pagina dopo pagina, il libro si trasforma in un viaggio appassionante in una delle epoche più fertili e coinvolgenti dell’intera storia della musica.


Antonio  Lo  Giudice   viene  alle  tenebre  in  una  grotta sperduta  tra  i  monti  Nebrodi  oltre  sette  lustri  or  sono. Ancora  in  fasce,  deve  fuggire  con  la  famiglia  sulle  pendici del  massiccio  del  Grappa,  ove  cresce  in  un  diroccato maniero. Costretto per vivere a pratiche degradanti ai limiti della soppor tazione, sviluppa un odio viscerale contro ogni essere  vivente,  il  che  lo  spinge  a  chiudere  il  proprio  profilo facebook  come  severo  monito  contro  la  razza  umana. Da  sempre  appassionato  di  musica,  la  sua  firma  appare come  luce  sulle  vostre  pigre  coscienze  su  questo  o  quel magazine.  Ma  persone  prive  di  poesia  affermano  che  sia nato  a  Messina  nel  1978  e  cresciuto  nei  pressi  di  Bassano del  Grappa,  dove  tutt ’oggi  lavora.  Collabora  da  anni  con le  riviste  Sound  and  Vision  (questa)  ed  Ondarock  (quella). Da qualche anno abita in provincia di Treviso con moglie e prole  a  carico.  Essendo  milanista,  negli  ultimi  tempi  le  sue serate  sono  state  libere  e,  così,  ha  avuto  modo  di  scrivere questo  libro.  Se  leggerlo  vi  provoca  ribrezzo,  date  la  colpa a Berlusconi.


Gianni della Cioppa si definisce un soldato del rock’n’roll, in perenne lotta in un periodo di finta pace. Approda al  giornalismo musicale nel 1989, come collaboratore delle storiche riviste Metal Shock, Flash e Tuttifrutti. In seguito contribuisce alla nascita del mensile Psycho!, fonda il magazine Andromeda (e l’etichetta discografica Andromeda Relix) e collabora con Il Mucchio Selvaggio e Il Mucchio Extra. Oggi è una delle firme principali del bimestrale Classix! e del suo gemello Classix Metal, e dal 2014 collabora con il mensile Classic Rock Lifestyle. Nel 2010 pubblica il romanzo semibiografico “Il Punto GD” e nel 2014 ha curato l’antologia “33 Racconti Rock” per i tipi di QuiEdit. La sua bibliografia vanta inoltre una decina tra libri e contributi a enciclopedie musicali, tutti apprezzati da pubblico e addetti ai lavori. Diffonde la sua passione per il rock con conferenze in scuole, comuni e circoli culturali di tutta Italia. Quando non ascolta musica, su disco o in concerto, scrive di musica. In alternativa legge di musica o guarda film (però non solo musicali).


 

Antonio Lo Giudice e Gianni Della Cioppa
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