Eventi
Giovedì 7 Aprile 2022
alle ore 18:00
alle ore 18:00
Federica Nassi
presenta il suo libro
Il fantasma degli Angaran
Centro Studi EricksonIl fantasma degli Angaran
Dialogano con l'autrice Alberto Fioravanzo, illustratore del libro, e Tania Zambon
Per partecipare all'incontro non è necessaria la prenotazione. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a sedere. Obbligo di super green pass e mascherina FFP2.
Federica Nassi collabora con Villa Angaran San Giuseppe dal 2018 occupandosi principalmente di presentazioni e storytelling. Narratrice entusiasta, ballerina e interprete teatrale pluripremiata (su tutti il premio come miglior attrice al festival nazionale di Monza “Teatro e disabilità” nel 2017), ha trasformato la sua difficoltà a leggere e scrivere in una grande occasione divulgativa: servirsi del metodo degli Inbook e della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) per pubblicare un libro unico nel suo genere: la trasposizione semplificata della fiaba di Abramo Marin in una versione che sia accessibile a tutte le persone. Dai bambini più piccoli che non sanno leggere, agli adulti con difficltà alla lettura che possono immergersi in una storia affascinante e dalle preziose radici storiche bassanesi.
Assieme a Federica e ad Alberto Fioravanzo, illustratore e fumettista già autore della pala lignea Conti, Chierici e Caos, si è creata una grande e colorata equipe di redazione, che inizialmente formata da Gelindo Cazzolaro, Erica Menegatti, Tania Zambon e Tommaso Zorzi è lentamente lievitata, permettendo la lenta realizzazione e pubblicazione del libro. La stesura del progetto ha permesso, inoltre, due importanti collaborazioni accademiche: una con il dipartimento dei beni culturali dell’Università di Padova (tesi di laurea ad opera di Ilaria Bonato) e una con la Scuola di Medicina dell’Università di Verona (tesi di master di Andrea Marin). Fondamentale è stata poi la supervisione di Antonio Bianchi, del Centro Sovrazionale di Comunicazione Aumentativa di Milano e Verdello, che ha realizzato anche il seguente video di lettura del testo con la modalità del modeling (si indica il simbolo mentre si legge, cercando di rispettare la prosodia della storia).
Un’opera corale che rappresenta a pieno lo stile e il valore della diversità che propone Villa Angaran San Giuseppe:
Questo libro un po’ nasce quando i gesuiti, proprietari di una grande Villa, decidono di destinarla alle persone più deboli e dimenticate, affidandola ad alcune cooperative sociali di Bassano del Grappa.
Questo libro un po’ nasce quando scopriamo in una grande casa l’archivio storico degli Angaran, dal 1300 al 1800, e capiamo che questa storia è inedita e bellissima, e vorremmo che tutti la conoscessero.
Questo libro un po’ nasce quando una ragazza in servizio civile e un apprendista scrittore trasformano la storia in una fiaba variegata, truce e imprevedibile, nel solco della tradizione calviniana.
Questo libro un po’ nasce con l’avvio audace del progetto di Alternanza Scuola Lavoro di Federica presso Villa Angaran San Giuseppe, e la sua eccezionale e preziosa capacità di narrare e coinvolgere.
Questo libro un po’ nasce quando due università (Padova e Verona), incuriosite dal progetto straordinario — dal punto di vista culturale e sociosanitario —, decidono di accompagnare questa avventura.
Questo libro un po’ nasce quando un educatore artista, che già aveva raccontato la grande storia di Giacomo in una pala monumentale, trasforma la fiaba in tanti «quadri» icastici e colorati.
Questo libro un po’ nasce quando un editore accetta di uscire dalle tradizionali logiche di mercato.
Questo libro un po’ nasce quando una città riconosce il valore di una storia, e decide di sostenerla.
Non sappiamo bene quando sia esattamente nato, ma siamo sicuri che questo libro sia stato possibile grazie al desiderio di tante persone — con provenienze, motivazioni, competenze differenti — di rendere accessibile una storia bellissima. Che parte da lontano, da un conte ricchissimo e sfortunato. E che arriva ai giorni nostri, in una Villa in cui la contaminazione tra le diversità è la massima espressione della bellezza.
Una bellezza incompleta, frammentaria, differente, capace però di produrre un benessere per tutti.
Che forse è la cosa più bella di questo libro, senza troppo preoccuparsi di capire il vero confine tra fiaba e realtà.
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