Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

1889
Autore: Régis Jauffret
Editore: Clichy
Argomento: Romanzi storici
Prezzo: € 19,50
Per nove mesi, dal luglio 1888 all’aprile 1889, Klara Hitler, nata Pölzl, porta nel grembo colui che è destinato a diventare il più feroce dittatore di tutti i tempi, l’incarnazione del male assoluto. Régis Jauffret dà per la prima volta una voce e un’anima a questa donna quasi sconosciuta, e le fa raccontare la storia di quella gravidanza fatale. Nove mesi in cui emergono la violenza, la chiusura, la durezza, la soffocante religiosità, il gretto maschilismo del contesto familiare in cui nasce Adolf Hitler: Jauffret racconta attraverso la letteratura quale coacervo di male e di crudele piccolezza umana e familiare darà vita all’uomo capace di concepire il nazismo e di creare Auschwitz. E lo fa inserendo nella narrazione un’ulteriore intuizione letteraria, perché ai fatti e ai giorni si aggiunge una sorta di fiume carsico di parole e di immagini che invadono la mente della madre e che lei trascrive benché le risultino quasi del tutto incomprensibili, e che sono trasmesse alla sua coscienza dalla creatura che ha nel ventre. Immagini e parole che prevedono e descrivono la ferocia e i crimini che quel feto, una volta diventato uomo, commetterà ai danni dell’intera umanità.
Pochissimi autori sono stati capaci di esplorare l’indicibile dell’essere umano con la genialità narrativa e letteraria di Régis Jauffret. Soltanto lui avrebbe potuto compiere questo viaggio nell’abisso, con la consapevolezza che niente come la letteratura può scavare in profondità nell’animo umano: perché nessun libro di storia, nessun saggio, nessuna analisi sociologica, politica o economica possiede il potere del romanzo.
Régis Jauffret nasce a Marsiglia nel 1955. Debutta come scrittore nel 1985 con Seule au milieu d’elle. Il primo successo arriva nel 1998 con Histoire d’amour. Nel 2003, con Univers, univers, che si aggiudica il Prix Décembre, e soprattutto dopo il 2005, con Asiles de fous (che vince il Prix Fémina), e con Autobiografia (Clichy 2022), che sconvolge critica e pubblico, Jauffret diventa una delle voci più importanti della letteratura francese contemporanea. Tra i suoi numerosi libri, oltre ai due volumi di Microfictions (2007 e 2018, Clichy 2019 e 2021, che si sono aggiudicati il Prix Goncourt del racconto), sono da ricordare Giochi di spiaggia (2002), Lacrimosa (2008), Il banchiere (2010, Clichy 2018), Claustria (2012), La ballade de Rikers Island (2014), Dark Paris Blues (2010, Clichy 2016), Cannibali (2016, Clichy 2017), Papà (2019, Clichy 2020), Le dernier bain de Gustave Flaubert (2021) e Microfictions 2022 (2022), di prossima pubblicazione per Clichy.
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