Giulio imbocca la Tiburtina e a Roma non farà mai ritorno. Nella capitale restano però i suoi amici che per settimane continuano a cercarlo. Tra queste pagine il tentativo di trovare un senso a un evento così inaspettato e illogico. Per cercare risposte un gruppo di ventenni scava nei ricordi, si confronta con la propria parte più fragile e traccia una mappa attraverso una Roma che è magnifica e crudele. Un romanzo che corre in bilico tra il giallo senza soluzione e la storia di una grande amicizia. Eleonora Lago
I protagonisti di questa storia – Massi, Cecchi, Giulio, Trottola, Roberta e Mastino, ragazzi appena affacciati all'eta? adulta – crescono come fanno i lupi, oscillando tra l'istinto del branco e il bisogno di solitudine. Esistenze appena sbocciate fatte dei sogni puri e violenti della giovinezza. Finche? Giulio, un giorno, scompare, e ognuno di loro sara? costretto a mettere in pausa la propria vita e, solo per un attimo abbacinante, provare a cercarlo, almeno nella memoria. Un romanzo che e? fitto dialogo tra luoghi geografici e interiori, tra l'impulso allo schianto e la paralisi che prende alle gambe, alle labbra, esplorando il tentativo di riconciliazione con la perdita: il tempo delle ricerche diviene un viaggio a ritroso, un'indagine attorno all'amato – al corpo assente dell'amato – che riporta alla luce fantasmi verissimi e paure antiche. Cosi?, lo spazio dell'attesa si sfilaccia a poco a poco in immagini e sequenze, in ricordi sempre meno nitidi e per cio? salvifici.
Giorgio Ghiotti, 1994, Roma, si è laureato in Lettere all'università La Sapienza di Roma e collabora con il giornale «L'Unità» e con «Nuovi Argomenti». Ha esordito nella narrativa con la raccolta di racconti Dio giocava a pallone (nottetempo 2013) e poi nella poesia con Estinzione dell'uomo bambino (Perrone 2015). Altre sue opere sono la raccolta di interviste a scrittrici e poetesse italiane Mesdemoiselle. Le nuove signore della scrittura (Perrone 2016), Rondini per formiche (nottetempo 2016), Via degli angeli (Bompiani 2016, con Angela Bubba) e la raccolta poetica La città che ti abita (Empirìa 2017).
I protagonisti di questa storia – Massi, Cecchi, Giulio, Trottola, Roberta e Mastino, ragazzi appena affacciati all'eta? adulta – crescono come fanno i lupi, oscillando tra l'istinto del branco e il bisogno di solitudine. Esistenze appena sbocciate fatte dei sogni puri e violenti della giovinezza. Finche? Giulio, un giorno, scompare, e ognuno di loro sara? costretto a mettere in pausa la propria vita e, solo per un attimo abbacinante, provare a cercarlo, almeno nella memoria. Un romanzo che e? fitto dialogo tra luoghi geografici e interiori, tra l'impulso allo schianto e la paralisi che prende alle gambe, alle labbra, esplorando il tentativo di riconciliazione con la perdita: il tempo delle ricerche diviene un viaggio a ritroso, un'indagine attorno all'amato – al corpo assente dell'amato – che riporta alla luce fantasmi verissimi e paure antiche. Cosi?, lo spazio dell'attesa si sfilaccia a poco a poco in immagini e sequenze, in ricordi sempre meno nitidi e per cio? salvifici.
Giorgio Ghiotti, 1994, Roma, si è laureato in Lettere all'università La Sapienza di Roma e collabora con il giornale «L'Unità» e con «Nuovi Argomenti». Ha esordito nella narrativa con la raccolta di racconti Dio giocava a pallone (nottetempo 2013) e poi nella poesia con Estinzione dell'uomo bambino (Perrone 2015). Altre sue opere sono la raccolta di interviste a scrittrici e poetesse italiane Mesdemoiselle. Le nuove signore della scrittura (Perrone 2016), Rondini per formiche (nottetempo 2016), Via degli angeli (Bompiani 2016, con Angela Bubba) e la raccolta poetica La città che ti abita (Empirìa 2017).