Marco Missiroli è uno di quegli scrittori da leggere a prescindere, a maggior ragione quando, come in questo caso, scrive un romanzo coinvolgente perché racconta molto di lui, della sua vita. In una Rimini fuori stagione, abbandonata dai turisti, un po’ triste e dimessa, quasi un preludio alla storia che sta per iniziare, un padre e un figlio si ritrovano a fare i conti con il loro passato, con i loro segreti, con le scelte sbagliate, con i rimpianti. Pagine delicate in cui i silenzi raccontano magistralmente gli stati d’animo dei suoi protagonisti. Lavinia Manfrotto
I gabbiani a Rimini non urlano mai. In nessuna stagione dell’anno, neanche quando Sandro torna a casa dopo aver vissuto a Milano, e trova suo padre con la testa sempre piú dura. Neanche quando passano i mesi e si accorge di essere rimasto lí con lui per affrontare la loro partita piú grande, facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione di euro in piú e parecchi anni in meno? Da giovane Nando Pagliarani aveva il torace da nuotatore e un destino interrotto. Ha lavorato sui bus turistici, fatto il ferroviere, posseduto il bar America, ma l’unica voce che dovrebbe esserci sul suo documento d’identità è: ballerino. Perché lui e sua moglie hanno ballato come diavoli, in tutte le competizioni della riviera romagnola. Ballavano per vincere. Anche a Sandro piace vincere, è una malattia di famiglia. Ma la sua danza è pericolosa. Le prime volte al tavolo da gioco era lui il tizio da spennare, poi è diventato lo sbarbato da tenere d’occhio. Quel che è certo è che prima aveva un lavoro stabile e programmava con Giulia un futuro. E adesso? Cos’è rimasto a Sandro, che voleva avere tutto? Cosa rimane a ciascuno di noi, ogni volta che sfidiamo la fortuna? Marco Missiroli firma il suo romanzo piú potente e maturo, raccontando la febbre di un giovane uomo pieno di slanci e difetti, di una città di provincia che vive alla grande solo una stagione all’anno, di una famiglia arsa dall’amore e dalla smania.
Marco Missiroli è nato a Rimini e vive a Milano. Ha vinto il Premio Campiello Opera Prima con il suo romanzo d'esordio, Senza coda (Fanucci 2005; Feltrinelli 2017). Per Guanda ha pubblicato Il buio addosso (2007), Bianco (2009, Einaudi 2022) e Il senso dell'elefante (2012; Premio Selezione Campiello). Del 2015 è Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli, Premio SuperMondello). Per Einaudi ha pubblicato Fedeltà (2019 e 2021), che ha vinto il Premio Strega Giovani e ha ispirato una serie Tv originale di Netflix, e Avere tutto (2022). È tradotto in oltre trenta Paesi. Collabora con il «Corriere della Sera».
I gabbiani a Rimini non urlano mai. In nessuna stagione dell’anno, neanche quando Sandro torna a casa dopo aver vissuto a Milano, e trova suo padre con la testa sempre piú dura. Neanche quando passano i mesi e si accorge di essere rimasto lí con lui per affrontare la loro partita piú grande, facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione di euro in piú e parecchi anni in meno? Da giovane Nando Pagliarani aveva il torace da nuotatore e un destino interrotto. Ha lavorato sui bus turistici, fatto il ferroviere, posseduto il bar America, ma l’unica voce che dovrebbe esserci sul suo documento d’identità è: ballerino. Perché lui e sua moglie hanno ballato come diavoli, in tutte le competizioni della riviera romagnola. Ballavano per vincere. Anche a Sandro piace vincere, è una malattia di famiglia. Ma la sua danza è pericolosa. Le prime volte al tavolo da gioco era lui il tizio da spennare, poi è diventato lo sbarbato da tenere d’occhio. Quel che è certo è che prima aveva un lavoro stabile e programmava con Giulia un futuro. E adesso? Cos’è rimasto a Sandro, che voleva avere tutto? Cosa rimane a ciascuno di noi, ogni volta che sfidiamo la fortuna? Marco Missiroli firma il suo romanzo piú potente e maturo, raccontando la febbre di un giovane uomo pieno di slanci e difetti, di una città di provincia che vive alla grande solo una stagione all’anno, di una famiglia arsa dall’amore e dalla smania.
Marco Missiroli è nato a Rimini e vive a Milano. Ha vinto il Premio Campiello Opera Prima con il suo romanzo d'esordio, Senza coda (Fanucci 2005; Feltrinelli 2017). Per Guanda ha pubblicato Il buio addosso (2007), Bianco (2009, Einaudi 2022) e Il senso dell'elefante (2012; Premio Selezione Campiello). Del 2015 è Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli, Premio SuperMondello). Per Einaudi ha pubblicato Fedeltà (2019 e 2021), che ha vinto il Premio Strega Giovani e ha ispirato una serie Tv originale di Netflix, e Avere tutto (2022). È tradotto in oltre trenta Paesi. Collabora con il «Corriere della Sera».