Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

Beresina
Autore: Sylvain Tesson
Editore: Sellerio
Argomento: Narrativa di viaggio
Prezzo: € 15,00

Tra storia e attualità seguendo in sidecar la rotta della tragica ritirata di Napoleone dalla Russia. In Dicembre, come il Generale,  300 Km. al giorno per arrivare a Parigi. Avventura e cultura. Arturo Moro

Sylvain Tesson, instancabile viaggiatore capace di gesta estreme – dal giro del mondo in bicicletta all’attraversamento dell’Asia a cavallo e della catena himalayana a piedi – ha deciso di provare a vivere l’esperienza di Napoleone e della sua armata seguendo il cammino della Ritirata di Russia a bordo di un sidecar di fabbricazione sovietica. Per Tesson il fine non è solo quello della sfida e dell’impresa fisica: immergersi nel passato, nella tragedia di un esercito vinto, così come isolarsi nella solitudine di una capanna assediata dal gelo invernale, l’esperienza raccontata in Nelle foreste siberiane, vuol dire cercare un punto di vista privilegiato per scrutare con occhi nuovi l’anima della nostra epoca.
Da Mosca, il 2 dicembre, assieme a un geografo, un fotografo e due amici russi, ha inizio il lungo itinerario di 4.000 chilometri verso la Beresina, Smolensk, Orša, Borodino, attraversando le desolate pianure e l’inverno fatale, come i veterani francesi decimati dalle truppe dello zar Alessandro. Durante il viaggio il gruppo cerca ispirazione nelle memorie del confidente dell’Imperatore francese, il generale Caulaincourt, ed esorcizza con l’aiuto della vodka gli orrori di quella letale agonia. Ripercorrendo l’itinerario della sconfitta con dei sidecar scassati lo scrittore racconta la tremenda sofferenza dei soldati. Per fedeltà verso chi li ha preceduti sul tragitto durissimo, i viaggiatori utilizzano solo mappe stradali, nessuna moderna tecnologia, e con una media di 300 km al giorno arriveranno a Parigi il 18 dicembre.
Tesson, come pochi, ha la capacità di fondere la vita con la passione per la letteratura e la storia. A spingerlo avanti è il sogno, e a tratti l’incubo, di una grande avventura. «Che cosa è un vero viaggio?» si chiede, ed è la domanda centrale di questa narrazione che si espande nel tempo e nello spazio. «Una follia che ci ossessioni, che ci porti nel mito; insomma un delirio traversato dalla Storia, dalla geografia, innaffiato di vodka, una sbandata alla maniera di Kerouac, qualcosa che a sera ci lasci senza fiato, in lacrime, in riva a un fosso».


Scrittore, giornalista e grande viaggiatore Sylvain Tesson è nato nel 1972. Dopo un giro del mondo in bicicletta si appassiona all’Asia centrale, che visita frequentemente a partire dal 1997. Come autore esordisce nel 2004 con un racconto di viaggi, L’Axe du loup. Nel 2009 ha pubblicato con Gallimard Une vie à coucher dehorse nel 2011 è arrivato il grande successo di Nelle foreste siberiane (Sellerio 2012), che ha vinto il Premio Médicis 2011. Con questa casa editrice ha pubblicato anche la raccolta di racconti Abbandonarsi a vivere (2015) e Beresina. In sidecar con Napoleone (2016).


 

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