Un’ispettrice tosta che attira gli sguardi e al poligono insegna alle donne a sparare: Luana Bertelli, questura di Venezia. Un ispettore che ora pensiamo come Giuseppe Battiston, ma che conosciamo da anni: Stucky, questura di Treviso. Due morti ammazzati: un ex giornalista e un ex sindacalista. Il primo morto è a Treviso: unico indizio un foglio bianco. Il secondo è a Marghera: qui invece campeggia una scritta rossa. Le due indagini - e i due scenari - si alternano incantandoci con immagini solari mentre realtà più oscure affiorano qua e là. Finché non si scopre un terzo corpo, a metà strada tra Treviso e Marghera. Questa volta è un avvocato e, come le precedenti vittime, anni prima, all’epoca delle ‘fabbriche tristi’, attaccava i colossi della petrolchimica a Marghera, che in dialetto significa ‘c’era il mare’.
Fulvio Ervas è nato senza sapere che Albert Einstein era morto da qualche mese. Quando ne avrà coscienza, si iscriverà a un liceo con la presunzione di doversi costruire una qualche cultura scientifica. Inspiegabilmente attratto da tutti gli animali diversi dall’uomo, si laurea in Scienze Agrarie, indirizzo zootecnico, con un’inquietante tesi sulla “Salvaguardia della mucca Burlina”. Insegna Scienze Naturali nell’impero della Pubblica Istruzione, ma è assediato dalle storie. In treno, nell’orto, in palestra, vicende e personaggi gli si affollano in testa, non gli danno pace finché non si sentono provvisoriamente in salvo su un taccuino, per essere portati al più presto tra le mani dei lettori. Insieme alla sorella Luisa ha pubblicato La lotteria (Premio Calvino 2001), Commesse di Treviso e Succulente.
Vive in provincia di Treviso, con la moglie, una figlia e un numero imprecisato di animali domestici. Pinguini arrosto è del 2008, Follia docente e Buffalo Bill a Venezia del 2009. Nel 2010 pubblica Finchè c'è prosecco c'è speranza.
Il successo popolare arriva con Se ti abbraccio non aver paura (2012), romanzo-biografia sul rapporto (vero) tra una padre e un figlio affetto da una forma di autismo.
Nel 2013 pubblica Si fa presto a dire Adriatico e due anni dopo Tu non tacere.
I suoi libri sono editi da Marcos y Marcos.
Fulvio Ervas è nato senza sapere che Albert Einstein era morto da qualche mese. Quando ne avrà coscienza, si iscriverà a un liceo con la presunzione di doversi costruire una qualche cultura scientifica. Inspiegabilmente attratto da tutti gli animali diversi dall’uomo, si laurea in Scienze Agrarie, indirizzo zootecnico, con un’inquietante tesi sulla “Salvaguardia della mucca Burlina”. Insegna Scienze Naturali nell’impero della Pubblica Istruzione, ma è assediato dalle storie. In treno, nell’orto, in palestra, vicende e personaggi gli si affollano in testa, non gli danno pace finché non si sentono provvisoriamente in salvo su un taccuino, per essere portati al più presto tra le mani dei lettori. Insieme alla sorella Luisa ha pubblicato La lotteria (Premio Calvino 2001), Commesse di Treviso e Succulente.
Vive in provincia di Treviso, con la moglie, una figlia e un numero imprecisato di animali domestici. Pinguini arrosto è del 2008, Follia docente e Buffalo Bill a Venezia del 2009. Nel 2010 pubblica Finchè c'è prosecco c'è speranza.
Il successo popolare arriva con Se ti abbraccio non aver paura (2012), romanzo-biografia sul rapporto (vero) tra una padre e un figlio affetto da una forma di autismo.
Nel 2013 pubblica Si fa presto a dire Adriatico e due anni dopo Tu non tacere.
I suoi libri sono editi da Marcos y Marcos.