Un thriller dal ritmo serrato, scorrevolissimo, da cui si fa davvero molta fatica a staccare gli occhi. Colpi di scena, fiato sospeso e… che finale! Elisa Bresolin
New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima, Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro vite. Un thriller magistrale - oltre un milione di copie vendute in Francia - che conquista il lettore sin dalla prima scena e lo avvolge in una spirale implacabile.
Guillaume Musso (Antibes, 4 giugno 1974) è un romanziere francese, professore di scienze economiche e sociali al Centro Internazionale di Valbonne. Skidamarink (2001) è il suo primo romanzo, con uno stile che mescola enigmi e complotti tra Arturo Pérez-Reverte e Dan Brown. Nel 2004 L’uomo che credeva di non avere più tempo diventa un best-seller tradotto in più di venti lingue e che ha avuto un adattamento cinematografico. Con Central Park si conferma grande scrittore di thriller dal respiro internazionale.