Tempo fa sarebbe stato definito un romanzo epistolare. Ora è uno scambio di email tra due sorelle che rievocano la loro infanzia, adolescenza e giovinezza. Ambientata in Irlanda ma con continui rimandi a Cipro, l’autrice ci propone un’intensa storia famigliare con un colpo di scena finale che spiazza. Vittorio Campana
Una madre severa e un padre comprensivo, una sorella maggiore troppo ribelle e una sorella minore troppo responsabile: ogni luogo comune è ribaltato nella famiglia Emilianides, emigrata da Cipro a Dublino dopo la tragedia del colpo di Stato del 1974. Forse è per via di Mitros, il secondogenito, al centro del terzetto di figli, uno spazio di dramma tra la vivace Alexia e la tenera Melina. Mitros infatti, dopo una malattia che lo ha devastato a pochi mesi d'età, non cammina, non parla, non è chiaro se sappia sorridere: eppure sarà lui il deus ex machina di questa storia. Perché grazie a lui la sua famiglia conoscerà quella di Cormac, il figlio del primario della clinica dove a un certo punto si rende necessario ricoverare Mitros adolescente. E l'incontro con Cormac sarà, per Melina ma non solo per lei, l'inizio di un altro destino, che sconvolgerà ogni cosa e a metterà in crisi persino quanto lei ha di più caro: il legame con l'adorata sorella Alexia, forgiato nei difficili anni dell'adolescenza e temprato dagli sconvolgimenti della vita adulta...
rine DunneScrittrice irlandese, Catherine Dunne ha studiato letteratura inglese e spagnola al Trinity College e ha lavorato come insegnante. Con il suo primo romanzo "La metà di niente" (Guanda, 1998) ha riscosso un grande successo, per la scrittura vivida e pungente e la realistica rappresentazione psicologica dei personaggi, in particolare della protagonista. Frutto della fiorente narrativa irlandese, ha però un suo stile ben definito, che avvolge il lettore nella storia e lo porta nel cuore dei personaggi.
Nel 1990 vince il “Gerard Manley Hopkins Summer School Poetry Prize”. Nel 1998 pubblica "La moglie che dorme" (Guanda 1999), in cui descrive una storia d'amore, bellissima ma complicata, e la sua trasformazione in rapporto d'amore esclusivo ed ossessivo.
"Il viaggio verso casa" è del 2000, "Una vita diversa" del 2002, "Se stasera siamo qui" e "Amore o quasi" del 2008, "Un mondo ignorato" del 2007.
Nel 2010 ottiene grande successo con "Donna alla finestra", segue "Tutto per amore" nel 2011, "Quel che ora sappiamo" nel 2012 e "La grande amica" nel 2013. In quest'ultimo breve romanzo, l'autrice indaga il complesso momento di passaggio dall'infanzia all'adolescenza, rivissuto nell'esperienza della sedicenne Miriam che per la prima volta si allontana da casa e vive un'emozionante avventura in compagnia di una ragazza più grande e disinibita.
Lo stile dell'autrice e' affascinante, poiché riesce a raccontare la semplice realtà quotidiana come se fosse speciale ed unica. Attualmente vive a Dublino.
Una madre severa e un padre comprensivo, una sorella maggiore troppo ribelle e una sorella minore troppo responsabile: ogni luogo comune è ribaltato nella famiglia Emilianides, emigrata da Cipro a Dublino dopo la tragedia del colpo di Stato del 1974. Forse è per via di Mitros, il secondogenito, al centro del terzetto di figli, uno spazio di dramma tra la vivace Alexia e la tenera Melina. Mitros infatti, dopo una malattia che lo ha devastato a pochi mesi d'età, non cammina, non parla, non è chiaro se sappia sorridere: eppure sarà lui il deus ex machina di questa storia. Perché grazie a lui la sua famiglia conoscerà quella di Cormac, il figlio del primario della clinica dove a un certo punto si rende necessario ricoverare Mitros adolescente. E l'incontro con Cormac sarà, per Melina ma non solo per lei, l'inizio di un altro destino, che sconvolgerà ogni cosa e a metterà in crisi persino quanto lei ha di più caro: il legame con l'adorata sorella Alexia, forgiato nei difficili anni dell'adolescenza e temprato dagli sconvolgimenti della vita adulta...
rine DunneScrittrice irlandese, Catherine Dunne ha studiato letteratura inglese e spagnola al Trinity College e ha lavorato come insegnante. Con il suo primo romanzo "La metà di niente" (Guanda, 1998) ha riscosso un grande successo, per la scrittura vivida e pungente e la realistica rappresentazione psicologica dei personaggi, in particolare della protagonista. Frutto della fiorente narrativa irlandese, ha però un suo stile ben definito, che avvolge il lettore nella storia e lo porta nel cuore dei personaggi.
Nel 1990 vince il “Gerard Manley Hopkins Summer School Poetry Prize”. Nel 1998 pubblica "La moglie che dorme" (Guanda 1999), in cui descrive una storia d'amore, bellissima ma complicata, e la sua trasformazione in rapporto d'amore esclusivo ed ossessivo.
"Il viaggio verso casa" è del 2000, "Una vita diversa" del 2002, "Se stasera siamo qui" e "Amore o quasi" del 2008, "Un mondo ignorato" del 2007.
Nel 2010 ottiene grande successo con "Donna alla finestra", segue "Tutto per amore" nel 2011, "Quel che ora sappiamo" nel 2012 e "La grande amica" nel 2013. In quest'ultimo breve romanzo, l'autrice indaga il complesso momento di passaggio dall'infanzia all'adolescenza, rivissuto nell'esperienza della sedicenne Miriam che per la prima volta si allontana da casa e vive un'emozionante avventura in compagnia di una ragazza più grande e disinibita.
Lo stile dell'autrice e' affascinante, poiché riesce a raccontare la semplice realtà quotidiana come se fosse speciale ed unica. Attualmente vive a Dublino.