Tratto da una storia vera, il romanzo racconta l’avventura della prima pescatrice di Gaza, che suscitò da un lato l’ammirazione di molti ma dall’altro la disapprovazione di tanti suoi conterranei. Una storia di coraggio e di dedizione verso la famiglia. Federica Silvello
Yusra ha 15 anni, è palestinese e vive a Gaza, al limitare del campo profughi Al Shati. La sua famiglia ha vissuto, nel giro di pochi anni, due eventi tragici che l'hanno segnata: il fratello maggiore Saleh è morto un anno prima durante un bombardamento israeliano e il padre è rimasto vittima di un incidente che lo ha costretto su una sedia a rotelle. Forte dell'amore per il mare e per la pesca e stanca di elemosinare il cibo dai vicini, che cominciano a guardarla dall'alto in basso, Yusra decide di rimettere in sesto la barca paterna e andare a pescare per aiutare le sorti della sua famiglia. Ha così inizio l'avventura della prima pescatrice di Gaza, capace di suscitare l'ammirazione di molti ma, contemporaneamente, la disapprovazione di tanti suoi conterranei.
Yusra ha 15 anni, è palestinese e vive a Gaza, al limitare del campo profughi Al Shati. La sua famiglia ha vissuto, nel giro di pochi anni, due eventi tragici che l'hanno segnata: il fratello maggiore Saleh è morto un anno prima durante un bombardamento israeliano e il padre è rimasto vittima di un incidente che lo ha costretto su una sedia a rotelle. Forte dell'amore per il mare e per la pesca e stanca di elemosinare il cibo dai vicini, che cominciano a guardarla dall'alto in basso, Yusra decide di rimettere in sesto la barca paterna e andare a pescare per aiutare le sorti della sua famiglia. Ha così inizio l'avventura della prima pescatrice di Gaza, capace di suscitare l'ammirazione di molti ma, contemporaneamente, la disapprovazione di tanti suoi conterranei.