Si può essere madri di figlie e figli che si scelgono, e che a loro volta ci hanno scelte? Si può costruire una famiglia senza vincoli di sangue? La risposta è sì. La queerness familiare è ormai una realtà, e affrontarla una necessità politica, come lo è quella di un dialogo lucido e aperto sulla gestazione per altr?, un tema che mette in crisi la presunta radice dell’essere donne. Interrogarci, discutere intorno a questa radice significa sfidare il concetto di normalità e naturalità a cui siamo abituati. Michela Murgia lo ha fatto per anni, nei suoi libri e sui social, e nelle ultime settimane di vita ha raccolto i suoi pensieri per donarci questo pamphlet densissimo e prezioso, in cui ci racconta – partendo dall’esperienza personale – un altro modello di maternità, come si possa dare la vita senza generare biologicamente, come i legami d’anima possano sommarsi ai legami di sangue.
Michela Murgia (Cabras 1972 - Roma 2023), intellettuale, attivista e scrittrice, è tradotta in oltre venticinque paesi, in tre continenti, e ha ricevuto numerosi premi – tra cui il Campiello, il SuperMondello e il Cavalierato delle Arti e delle Lettere del ministero della cultura francese. Tra i suoi libri ricordiamo: Accabadora (2009), Ave Mary (2011), Chirú (2015), Istruzioni per diventare fascisti (2018), Stai zitta (2021), God Save the Queer (2022) e Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi (2023).
Michela Murgia (Cabras 1972 - Roma 2023), intellettuale, attivista e scrittrice, è tradotta in oltre venticinque paesi, in tre continenti, e ha ricevuto numerosi premi – tra cui il Campiello, il SuperMondello e il Cavalierato delle Arti e delle Lettere del ministero della cultura francese. Tra i suoi libri ricordiamo: Accabadora (2009), Ave Mary (2011), Chirú (2015), Istruzioni per diventare fascisti (2018), Stai zitta (2021), God Save the Queer (2022) e Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi (2023).