Sette scaffali sui quali sono riposti 40 album dimenticati, inusuali, inaspettati, sottovalutati, ma spesso invece vere gemme per le storie che raccontano e che stanno dietro alle canzoni, pur essendo, in molti casi, degli insuccessi commerciali. Cassandro ci guida a bellissime scoperte con ottimi approfondimenti. Francesco Nicolli
Quella volta in cui Lana Del Rey confezionò un album che sembrava scritto e diretto da David Lynch. O quell’altra in cui Robbie Williams rischiò di giocarsi la reputazione pubblicando il disco più imbarazzante della sua carriera.
Tra tentativi di autosabotaggio e autentici capolavori, questo volume raccoglie 40 album da riascoltare per intero, fuori dalle logiche commerciali dell’algoritmo. Non solo icone pop – i Bee Gees, Lady Gaga, Prince, Britney Spears – e leggende del jazz – da Miles Davis a Nina Simone – ma anche artisti di culto come Lhasa de Sela o i Lift to Experience e personaggi eccentrici come Tiny Tim o Florence Foster Jenkins, il soprano più deliziosamente inascoltabile nella storia della musica. Sempre, in ogni caso, album alieni, atterrati da una galassia molto lontana per cogliere alla sprovvista le nostre orecchie di terrestri e schiuderci mondi sonori inaspettati.
In un’epoca di frammentazione, di streaming e algoritmi, questo libro è un invito all’ascolto di album interi. Non importa se jazz, pop, dance o rock perché, come diceva Prince nel 2015, «albums still matter», gli album sono ancora importanti. E soprattutto perché ogni album racconta una storia che vale la pena ascoltare.
Dischi volanti nasce da una rubrica che Daniele Cassandro tiene sul sito di Internazionale chiamata Dischi da salvare: ogni settimana, dal 2020, un album poco noto, dimenticato o poco amato dalla critica viene rimesso sul giradischi e trasformato in una storia.
Daniele Cassandro è nato a Roma nel 1970 e dal 2015 collabora con il settimanale Internazionale. Nella seconda metà degli anni novanta, dopo essersi laureato in storia dell’arte contemporanea e aver lavorato in un negozio di dischi, ha cominciato a collaborare con diversi periodici musicali e per teenager. In seguito è stato caposervizio a GQ, Wired e Riders. Si occupa di musica, arte, libri, teatro e cinema. Negli anni ha scritto per Rockstar, Vogue, Esquire, Harper’s Bazaar e Lucy sulla cultura.
È una delle voci di Pagina 3 Internazionale su Radio 3 e insieme a Chiara Nielsen conduce Il Mondo Cultura, il podcast culturale del sabato di Internazionale.
Quella volta in cui Lana Del Rey confezionò un album che sembrava scritto e diretto da David Lynch. O quell’altra in cui Robbie Williams rischiò di giocarsi la reputazione pubblicando il disco più imbarazzante della sua carriera.
Tra tentativi di autosabotaggio e autentici capolavori, questo volume raccoglie 40 album da riascoltare per intero, fuori dalle logiche commerciali dell’algoritmo. Non solo icone pop – i Bee Gees, Lady Gaga, Prince, Britney Spears – e leggende del jazz – da Miles Davis a Nina Simone – ma anche artisti di culto come Lhasa de Sela o i Lift to Experience e personaggi eccentrici come Tiny Tim o Florence Foster Jenkins, il soprano più deliziosamente inascoltabile nella storia della musica. Sempre, in ogni caso, album alieni, atterrati da una galassia molto lontana per cogliere alla sprovvista le nostre orecchie di terrestri e schiuderci mondi sonori inaspettati.
In un’epoca di frammentazione, di streaming e algoritmi, questo libro è un invito all’ascolto di album interi. Non importa se jazz, pop, dance o rock perché, come diceva Prince nel 2015, «albums still matter», gli album sono ancora importanti. E soprattutto perché ogni album racconta una storia che vale la pena ascoltare.
Dischi volanti nasce da una rubrica che Daniele Cassandro tiene sul sito di Internazionale chiamata Dischi da salvare: ogni settimana, dal 2020, un album poco noto, dimenticato o poco amato dalla critica viene rimesso sul giradischi e trasformato in una storia.
Daniele Cassandro è nato a Roma nel 1970 e dal 2015 collabora con il settimanale Internazionale. Nella seconda metà degli anni novanta, dopo essersi laureato in storia dell’arte contemporanea e aver lavorato in un negozio di dischi, ha cominciato a collaborare con diversi periodici musicali e per teenager. In seguito è stato caposervizio a GQ, Wired e Riders. Si occupa di musica, arte, libri, teatro e cinema. Negli anni ha scritto per Rockstar, Vogue, Esquire, Harper’s Bazaar e Lucy sulla cultura.
È una delle voci di Pagina 3 Internazionale su Radio 3 e insieme a Chiara Nielsen conduce Il Mondo Cultura, il podcast culturale del sabato di Internazionale.