Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

Dolore
Autore: Zeruya Shalev
Editore: Feltrinelli
Argomento: Romanzi da non perdere
Prezzo: € 18,00

Quando si legge un libro come questo, un capolavoro di analisi delle dinamiche intime femminili e familiari, il problema è trovare le parole adatte per consigliarlo. È il solito mio debole per gli autori Israeliani? È la mia fiducia in Alessandro Piperno che l’ha consigliato? No, è un libro straordinario, tumultuoso, viscerale, appassionante, si chiude in maniera perfetta. Se dovete leggere un libro quest’estate, leggete questo. Lorenza Manfrotto

Iris – quarantacinque anni, sposata, con due figli – pensa di aver lasciato dietro di sé i due grandi traumi della sua vita: l’abbandono da parte del primo amore, Eitan, che l’ha portata giovanissima a desiderare la morte e, anni dopo, l’attentato di cui è stata vittima che l’ha portata tra la vita e la morte. Ma a distanza di dieci anni da quell’attentato, Iris non si aspetta il riaffiorare del dolore fisico, di quei ricordi terribili, ma soprattutto non si aspetta di rincontrare per caso Eitan. Se a questo si aggiungono il sospetto che il marito Michi abbia un’amante e la preoccupazione per la figlia, plagiata da un uomo molto più grande di lei, la vita di Iris sembra andare di nuovo in frantumi e la situazione diventa ingestibile.
Solo una grande scrittrice come Zeruya Shalev, con la sua scrittura sensuale e fluente, poteva dar voce alla profonda complessità della vita e delle relazioni, e tirare con pazienza i fili della storia fino a comporre una trama impeccabile e portarci in un toccante viaggio catartico attraverso il dolore e il suo contrario.


Zeruya Shalev, la scrittrice di maggior successo in Israele, è nata nel 1959 nel Kibbutz Kinneret. È, con Amos Oz e David Grossman, tra gli autori israeliani più letti nel mondo. In italiano: Una relazione intima (Frassinelli, 2000; Sperling & Kupfer, 2003), Una storia coniugale (Frassinelli, 2001), Il bambino della mamma (Mondadori, 2004), Dopo l’abbandono (Frassinelli, 2007), Quel che resta della vita (Feltrinelli, 2013; premio Femina Étranger e premio Roma) e Dolore (Feltrinelli, 2016).


 

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