Che meraviglia questo libricino! Che descrizioni attente, che personaggi delicati; si sente il sole della Sicilia leggendo queste pagine, e si è quasi tentati di togliersi la polvere dalle labbra quando si alza il vento. E che conversazioni illuminanti: “Cerco il consenso del tempo, un segno su questa terra che abbia il mio nome, il ricordo di me. Custodisci tutti i templi che ti lascio. Ti diranno che sono polvere ma tu non crederci. Sono l’involucro della nostra anima.” Imperdibile, ancor più se avete amato "I leoni di Sicilia". Lavinia Manfrotto
Donnafugata è un luogo, a due passi da Ragusa, tra carrubi secolari, muri a secco e campagna scoscesa. Donnafugata è un tempo, l'Ottocento, tra dominazione borbonica, moti di fierezza popolare e alba della dignità operaia. Donnafugata è un casato, tra i più antichi di Ibla, che di quella terra e quei giorni incarna gioie, patimenti e futuro. Alla sua testa c'è lui, il barone Corrado Arezzo De Spucches, di cui il libro è quasi un diario privato: da quando, ginocchia sbucciate e balia Annetta appresso, scappava bambino da don Gaudenzio e quella camurria del suo rosario; agli anni in cui, ragazzo, compie gli studi a Palermo e lì fa sua la voglia di rivoluzione; a quelli in cui, marito, padre e poi nonno, vive e invecchia «circondato dalle fimmini», amandole tutte teneramente e sopravvivendogli con il cuore spaccato. Prefazione di Giuseppina Torregrossa.
Costanza DiQuattro, laureata in Lettere moderne all’Università di Catania, dal 2008 ha lavorato per il Teatro Donnafugata, teatro di famiglia restituito alla fruizione del pubblico dopo sei anni di restauri, e nel 2010 ne ha assunto la Direzione artistica con la sorella Vicky, dando inizio a importanti collaborazioni artistiche con prestigiosi teatri nazionali e compagnie teatrali di fama. Ha collaborato con «Il Foglio» e poi con alcune testate online siciliane. Nel 2019 esce La mia casa di Montalbano. La storia da romanzo della villa di Puntasecca, da Bufalino a Camilleri, nel 2020 Donnafugata, nel 2021 Giuditta e il Monsù, tutti editi da Baldini + Castoldi.
Donnafugata è un luogo, a due passi da Ragusa, tra carrubi secolari, muri a secco e campagna scoscesa. Donnafugata è un tempo, l'Ottocento, tra dominazione borbonica, moti di fierezza popolare e alba della dignità operaia. Donnafugata è un casato, tra i più antichi di Ibla, che di quella terra e quei giorni incarna gioie, patimenti e futuro. Alla sua testa c'è lui, il barone Corrado Arezzo De Spucches, di cui il libro è quasi un diario privato: da quando, ginocchia sbucciate e balia Annetta appresso, scappava bambino da don Gaudenzio e quella camurria del suo rosario; agli anni in cui, ragazzo, compie gli studi a Palermo e lì fa sua la voglia di rivoluzione; a quelli in cui, marito, padre e poi nonno, vive e invecchia «circondato dalle fimmini», amandole tutte teneramente e sopravvivendogli con il cuore spaccato. Prefazione di Giuseppina Torregrossa.
Costanza DiQuattro, laureata in Lettere moderne all’Università di Catania, dal 2008 ha lavorato per il Teatro Donnafugata, teatro di famiglia restituito alla fruizione del pubblico dopo sei anni di restauri, e nel 2010 ne ha assunto la Direzione artistica con la sorella Vicky, dando inizio a importanti collaborazioni artistiche con prestigiosi teatri nazionali e compagnie teatrali di fama. Ha collaborato con «Il Foglio» e poi con alcune testate online siciliane. Nel 2019 esce La mia casa di Montalbano. La storia da romanzo della villa di Puntasecca, da Bufalino a Camilleri, nel 2020 Donnafugata, nel 2021 Giuditta e il Monsù, tutti editi da Baldini + Castoldi.