La Grande Guerra in bianco e nero
Che capolavoro! Un atto d’accusa formidabile e impietoso contro la Guerra che ha martoriato una generazione in Europa, ma soprattutto in Francia, diventa allo stesso tempo un racconto poetico della memoria dei protagonisti, dimenticati dalla Storia a morire in una pozzanghera. Vittorio Campana
A quasi un secolo di distanza, la Prima guerra mondiale continua a rappresentare una ferita aperta nelle coscienze di tutta la società occidentale. Un punto di svolta, una frattura insanabile nel modo stesso dell'uomo di intendere la violenza come risultato della macchina sociale. Un bagno di sangue che porta nella modernità, raccontato da Tardi immergendo il disegno nelle testimonianze dei reduci e nelle lettere dal fronte, e facendo proprie le lezioni dell'arte espressionista, che quella guerra si trovò a raccontarla in diretta. Da uno dei più famosi autori di fumetti francesi, un viaggio nell'abisso della crudeltà umana, un'opera che Art Spiegelman (Maus) volle sulle pagine della sua rivista RAW, pubblicata per la prima volta in Italia.
Che capolavoro! Un atto d’accusa formidabile e impietoso contro la Guerra che ha martoriato una generazione in Europa, ma soprattutto in Francia, diventa allo stesso tempo un racconto poetico della memoria dei protagonisti, dimenticati dalla Storia a morire in una pozzanghera. Vittorio Campana
A quasi un secolo di distanza, la Prima guerra mondiale continua a rappresentare una ferita aperta nelle coscienze di tutta la società occidentale. Un punto di svolta, una frattura insanabile nel modo stesso dell'uomo di intendere la violenza come risultato della macchina sociale. Un bagno di sangue che porta nella modernità, raccontato da Tardi immergendo il disegno nelle testimonianze dei reduci e nelle lettere dal fronte, e facendo proprie le lezioni dell'arte espressionista, che quella guerra si trovò a raccontarla in diretta. Da uno dei più famosi autori di fumetti francesi, un viaggio nell'abisso della crudeltà umana, un'opera che Art Spiegelman (Maus) volle sulle pagine della sua rivista RAW, pubblicata per la prima volta in Italia.