Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

Gentiluomo in mare
Autore: Herbert Clyde Lewis
Editore: Adelphi
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 13,00
Un libro riscoperto per puro caso, perduto per decenni e fortunatamente ristampato da Adelphi. Un piccolo libro con tante riflessioni filosofiche sul senso della vita, drammatico ma con tanto humour inglese, una metafora dell'esistenza umana una novella perfetta. Anna Bertoncello

Che cosa si prova a cadere da un piroscafo in mezzo al Pacifico? Chiedetelo a Henry Preston Standish, il protagonista di questo piccolo libro, un agente di Borsa di New York che si è appena concesso la sua prima vacanza solitaria per poi, una volta al largo, cadere inopinatamente in mare. Sposato, con due figli e una carriera so­lida, Standish è un bravo cittadino, «scialbo co­me una tela grigia», che non ha mai avuto dub­bi o cedimenti, ma a un tratto ha sentito il biso­gno di partire. Se il viaggio non andrà come sperato è solo colpa della sua condizione di gentiluomo – fonte ultima dei suoi guai –, che gli ha impedito di urlare a squarciagola per chie­dere soccorso. Quando infatti si decide a farlo è troppo tardi e si ritrova in pieno oceano, men­tre la nave si allontana per sempre all’orizzon­te. Le ore successive le passerà a riflettere sulla tragica ironia della sua sorte: una minima odis­sea tutta interiore che lentamente si trasforma in una sorta di regressione talassale, in un livi­do ritorno a una agognata condizione prena­tale. E su quello che in fondo è solo uno scivolo­ne, Lewis costruisce – con un senso dell’equili­brio che ha del miracoloso – un apologo beffar­do e una novella perfetta.
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