Difficile immaginare Maurizio Santin una volta che gli obiettivi delle telecamere si spengono, quando i bagni di folla si disperdono e la leggendaria mise de “Il cuoco nero” viene sostituita da abiti normali.
Allora i dolci fantastici che descrive nei programmi televisivi o attraverso le immagini patinate dei suoi libri lasciano il posto a una ricerca del buono più essenziale, legata alla tradizione e alle abitudini di casa, per alcuni versi più emotiva e confortante.
Ecco perché in questo libro troverete la ricetta della crostata di “mia moglie”, o di una caprese da urlo, della mousse al cioccolato e di moltissimi altri evergreen della nostra tradizione pasticcera.
Del resto chi, rientrando a casa la sera, non vorrebbe essere accolto da una fetta di torta soffice alle mele e vaniglia, ancora calda di forno?
Maurizio Santin. Si è avvicinato alla cucina lavorando con il padre Ezio nella storica "Antica Osteria del Ponte" di Cassinetta di Lugagnano per poi diventare pasticciere di professione. È stato eletto “pasticciere dell’anno” 1998 per la guida dei ristoranti de “L’Espresso” e “pasticciere dell’anno” 2008 per “Identità Golose”. Oggi è anche un volto noto al pubblico televisivo per le sue trasmissioni.
Allora i dolci fantastici che descrive nei programmi televisivi o attraverso le immagini patinate dei suoi libri lasciano il posto a una ricerca del buono più essenziale, legata alla tradizione e alle abitudini di casa, per alcuni versi più emotiva e confortante.
Ecco perché in questo libro troverete la ricetta della crostata di “mia moglie”, o di una caprese da urlo, della mousse al cioccolato e di moltissimi altri evergreen della nostra tradizione pasticcera.
Del resto chi, rientrando a casa la sera, non vorrebbe essere accolto da una fetta di torta soffice alle mele e vaniglia, ancora calda di forno?
Maurizio Santin. Si è avvicinato alla cucina lavorando con il padre Ezio nella storica "Antica Osteria del Ponte" di Cassinetta di Lugagnano per poi diventare pasticciere di professione. È stato eletto “pasticciere dell’anno” 1998 per la guida dei ristoranti de “L’Espresso” e “pasticciere dell’anno” 2008 per “Identità Golose”. Oggi è anche un volto noto al pubblico televisivo per le sue trasmissioni.