Che parli di ciclismo o, come in questa occasione, di calcio, Ballestracci riesce sempre ad incantare il lettore con un sapiente mix di fedele cronaca sportiva e racconti di vita vissuta. Quelle che racconta storie "anche" di sport, a questo punto, perché in primo piano ci sono le vite di portieri celebri o misconosciuti, che, pur arrivando ad ottenere grandi riconoscimenti e risultati, lo hanno fatto spesso attraversando situazioni drammatiche. Sempre con la benedizione, originaria e fondamentale, di un Vecchio Allenatore. Francesco Nicolli
Wembley, ottobre 1973. Inghilterra e Polonia si giocano l’accesso alla Coppa del Mondo. Quella notte un «clown vestito di giallo», Jan Tomaszewski – un metro e novantatré, capelli lunghi trattenuti da un cordino –, inanella una serie di parate spettacolari, regalando ai polacchi la qualificazione alle fasi finali. Diciassette anni prima, nel maggio del 1956,lo stadio dell’Impero era stato il teatro di un’altra prestazione memorabile. L’acrobata inatteso, quella volta, si chiamava Bert Trautmann, numero uno del Manchester City – un ex soldato della Wehrmacht catturato dagli inglesi durante la Seconda guerra mondiale. Solo grazie al coraggio mostrato nella finale di FA Cup contro il Birmingham City, quel «mangiacrauti schifoso», l’uomo più fischiato della Prima Divisione, potrà riscattare il proprio passato e sarà acclamato come un eroe nel paese che lo ha adottato. Le storie di Tomaszewski e Trautmann si intrecciano a quelle di altri formidabili portieri – Toni Turek, William Vecchi e Giuseppe Perucchetti – nel sesto romanzo di Marco Ballestracci. Un viaggio imprevedibile per le pianure dell’Ucraina, le Langhe e la Val Trompia, tra divisioni di fanteria, staffette partigiane e squadrette giovanili, dove le gesta dei cinque «guardiani» – cinque interpreti stravaganti del ruolo più eccentrico del calcio – rivivono nelle giocate di un bambino, diventato ragazzo e poi uomo, che comincia terzino prima di scoprirsi un talento tra i pali. Anzi, nelle uscite.
Marco Ballestracci ha cinquantatré anni e vive a Castelfranco Veneto. È cantante e armonicista di blues. Nel 2008 ha pubblicato per Mattioli 1885 A pedate. 11 eroi e 11 leggendarie partite di calcio, con cui ha vinto l’anno successivo il premio Selezione Bancarella Sport, riconoscimento ottenuto anche con La storia balorda (Instar libri, 2011). Tra le altre sue opere, sempre pubblicate da Instar libri, L’ombra del Cannibale (2009), Imerio. Romanzo di dannate fatiche (2012), e Il dio della bicicletta (2014).