Una scrittura potente, un romanzo di formazione avvincente e interessante. Ci si immerge, è proprio il caso di dirlo, in un tempo lontano, mai abbastanza esorcizzato. Francesco Nicolli
Nella piantagione di Lockless vive Hiram Walker: ha diciannove anni ed è nato schiavo, ma possiede qualcosa che lo rende unico. Il padre di Hiram è il proprietario della piantagione: come spesso accadeva all’epoca, ha messo incinta una schiava e l’ha poi venduta quando Hiram era solo un bambino. Della madre Hiram non ricorda niente, nonostante la memoria portentosa che, insieme alla sua intelligenza, gli ha permesso di lavorare a stretto contatto con i bianchi. Un giorno, quando Hiram ha diciannove anni, succede qualcosa di inspiegabile: gettato nelle acque tormentose di un fiume, il giovane scopre di possedere un misterioso potere. Un potere, una visione che si trasformerà in una missione, per sé e per tutto il suo popolo. La storia della sua fuga dalla piantagione e di come imparerà a controllare la «Conduzione» è la storia della sua presa di coscienza, individuale e collettiva. È la storia di un riscatto e di un amore: perché è la storia di una rivolta. Quando negli Stati Uniti è uscito Il danzatore dell’acqua di Ta-Nehisi Coates il mondo editoriale ha capito di essere di fronte a un evento storico: il primo romanzo dell’intellettuale invitato piú volte alla Casa Bianca da Obama ha esordito direttamente al primo posto nella classifica del «New York Times», è stato scelto da Oprah Winfrey per il suo Book Club, è stato nominato tra i migliori libri del decennio dalla rivista «Paste» e inserito tra i libri dell’anno nelle liste di «Time», «The Washington Post», «Chicago Tribune», «Vanity Fair», «Esquire», «Good House- keeping», The New York Public Library, «Kirkus Reviews», «Library Journal» e dalla National Public Radio. A distanza di mesi il libro, se possibile, appare ancora piú urgente: attraverso l’immaginazione letteraria e la sua magia, Coates ci dà la possibilità di credere per un attimo in un’altra Storia, piú clemente nei confronti di coloro che per secoli furono oppressi dalla schiavitú. Ma dura solo un istante, perché Il danzatore dell’acqua è soprattutto una riflessione profonda su quella che, purtroppo, è stata l’unica, vera, Storia.
Ta-Nehisi Coates è nato a Baltimora nel 1975. Collaboratore dell'«Atlantic», i suoi articoli sono usciti anche su «Time», «The New York Times Magazine», «The Washington Post» e altri giornali e riviste. Nel 2015 il suo memoir Tra me e il mondo è stato selezionato dai piú importanti premi letterari americani e ha vinto, tra gli altri, il National Book Award. Insignito nello stesso anno col «Genius Grant» della MacArthur Foundation, Ta-Nehisi Coates oggi è considerato uno degli intellettuali pubblici piú importanti degli Stati Uniti. Per Marvel Comics è anche l'autore della serie di Black Panther e di Captain America. Il danzatore dell'acqua è il suo primo romanzo: all'uscita è stato al primo posto tra i bestseller del «New York Times», oltre a essere stato scelto come libro del mese dall'Oprah's Book Club.
Nella piantagione di Lockless vive Hiram Walker: ha diciannove anni ed è nato schiavo, ma possiede qualcosa che lo rende unico. Il padre di Hiram è il proprietario della piantagione: come spesso accadeva all’epoca, ha messo incinta una schiava e l’ha poi venduta quando Hiram era solo un bambino. Della madre Hiram non ricorda niente, nonostante la memoria portentosa che, insieme alla sua intelligenza, gli ha permesso di lavorare a stretto contatto con i bianchi. Un giorno, quando Hiram ha diciannove anni, succede qualcosa di inspiegabile: gettato nelle acque tormentose di un fiume, il giovane scopre di possedere un misterioso potere. Un potere, una visione che si trasformerà in una missione, per sé e per tutto il suo popolo. La storia della sua fuga dalla piantagione e di come imparerà a controllare la «Conduzione» è la storia della sua presa di coscienza, individuale e collettiva. È la storia di un riscatto e di un amore: perché è la storia di una rivolta. Quando negli Stati Uniti è uscito Il danzatore dell’acqua di Ta-Nehisi Coates il mondo editoriale ha capito di essere di fronte a un evento storico: il primo romanzo dell’intellettuale invitato piú volte alla Casa Bianca da Obama ha esordito direttamente al primo posto nella classifica del «New York Times», è stato scelto da Oprah Winfrey per il suo Book Club, è stato nominato tra i migliori libri del decennio dalla rivista «Paste» e inserito tra i libri dell’anno nelle liste di «Time», «The Washington Post», «Chicago Tribune», «Vanity Fair», «Esquire», «Good House- keeping», The New York Public Library, «Kirkus Reviews», «Library Journal» e dalla National Public Radio. A distanza di mesi il libro, se possibile, appare ancora piú urgente: attraverso l’immaginazione letteraria e la sua magia, Coates ci dà la possibilità di credere per un attimo in un’altra Storia, piú clemente nei confronti di coloro che per secoli furono oppressi dalla schiavitú. Ma dura solo un istante, perché Il danzatore dell’acqua è soprattutto una riflessione profonda su quella che, purtroppo, è stata l’unica, vera, Storia.
Ta-Nehisi Coates è nato a Baltimora nel 1975. Collaboratore dell'«Atlantic», i suoi articoli sono usciti anche su «Time», «The New York Times Magazine», «The Washington Post» e altri giornali e riviste. Nel 2015 il suo memoir Tra me e il mondo è stato selezionato dai piú importanti premi letterari americani e ha vinto, tra gli altri, il National Book Award. Insignito nello stesso anno col «Genius Grant» della MacArthur Foundation, Ta-Nehisi Coates oggi è considerato uno degli intellettuali pubblici piú importanti degli Stati Uniti. Per Marvel Comics è anche l'autore della serie di Black Panther e di Captain America. Il danzatore dell'acqua è il suo primo romanzo: all'uscita è stato al primo posto tra i bestseller del «New York Times», oltre a essere stato scelto come libro del mese dall'Oprah's Book Club.