Dopo aver assistito a uno spettacolo al teatro delle marionette di Augusta, in Baviera, una ragazzina scopre una porta nascosta e come Alice entra in un mondo meraviglioso, la soffitta di quel teatro, dove la aspettano “la signora Wutz e il pinguino Ping, il varano Schusch con il suo berretto, l’elefante marino e il gatto con gli stivali, e tra tutti quegli animali, il professore Habakuk Tibatong e Aladino, Naso nasaccio, Fata Piumetta e il brigante Ozziplozzi, la piccola strega, Zoppo Trump, il piccolo principe con la volpe, Seppel e la nonna, il maresciallo Diplomesso e Jim Bottone”. Ma soprattutto lì c’è la donna che ha creato queste marionette, Hatü, pronta a raccontare la propria storia. Tutto ha avuto inizio durante la Seconda guerra mondiale, quando Walter e Rose Oehmichen decidono di allestire uno spettacolo di marionette per le loro figlie. Il teatrino viene distrutto durante un bombardamento nel 1944, ma come tutte le storie belle, anche questa non finisce lì.
Thomas Hettche è nato a Treis, in Assia, nel 1964 e vive tra Berlino e la Svizzera. È autore di saggi e romanzi di successo tradotti in oltre dodici lingue. In Italia sono stati pubblicati Il caso Arbogast (Einaudi, 2004) e L’isola dei pavoni (Bompiani, 2017). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Grinzane Cavour, il Wilhelm Raabe- Literaturpreis, il Solothurner Literaturpreis e il Joseph-Breitbach-Preis. Il filo del cuore è stato finalista al Deutscher Buchpreis 2020.
Thomas Hettche è nato a Treis, in Assia, nel 1964 e vive tra Berlino e la Svizzera. È autore di saggi e romanzi di successo tradotti in oltre dodici lingue. In Italia sono stati pubblicati Il caso Arbogast (Einaudi, 2004) e L’isola dei pavoni (Bompiani, 2017). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Grinzane Cavour, il Wilhelm Raabe- Literaturpreis, il Solothurner Literaturpreis e il Joseph-Breitbach-Preis. Il filo del cuore è stato finalista al Deutscher Buchpreis 2020.