Un romanzo unico per abbracciare, una volta per tutte, i nostri genitori e fare pace con la nostra infanzia. Lavinia Manfrotto
Dov’è che impariamo ad amare? Com’è che ci s’ammala dentro, com’è che si guarisce? Ci sono persone che, quando le incontriamo, “ci bussano al sangue”: e Adele, quando incontra Nicola, è certa di avere trovato la persona con cui sentirsi finalmente intera. Ma Nicola è legato da un patto antico a un’altra donna, con lei ha due figli, mentre Adele cresce sua figlia da sola, dopo una vita di sfide e fughe che pare incastrarla in un’eterna adolescenza.
Quando l’intesa con Nicola comincia a vacillare, proprio quell’adolescenza le chiede, prepotente, ascolto.
Così, in una notte fatale, che segnerà per sempre il destino dell’umanità, Adele torna come in sogno al paese dove è nata, marchiata da un soprannome, Senzaniente, che è pesato sulla sua famiglia perfino dopo che il padre, Rocco, ha sfidato la miseria e conquistato il benessere.
La storia fra Adele e Nicola s’intreccia allora alla storia di Adele e suo padre, in una spola sempre più serrata fra passato e presente, dove quello che ci è stato tolto quand’eravamo bambini rischia di diventare l’unica misura di quello che il mondo ci potrà offrire. Fra medici che dovrebbero curare e invece mettono in pericolo, una donna che guarda dalla finestra il capodanno degli altri e un’altra che danza con uno straccio, nessuno degli indimenticabili personaggi di questo romanzo riesce a tenere stretto quello che è convinto di desiderare, mentre l’intrinseca violenza delle relazioni si mescola alla loro intrinseca dolcezza. E una televisione sempre accesa si prende gioco dello sforzo di tutti di credere alla propria esistenza.
Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Con Feltrinelli ha pubblicato Per dieci minuti (2013), Adesso (2015), le nuove edizioni de La zona cieca (premio Campiello Giuria dei letterati 2008) e dell’opera d’esordio Una vita sottile (1999; 2018), L’isola dell’abbandono (2019). Ha scritto, fra gli altri, Le luci nelle case degli altri (2010) e Qualcosa (2017). I suoi libri sono tradotti in sedici paesi. È autrice e conduttrice di programmi televisivi, radiofonici, come Io, Chiara e L’Oscuro, e del podcast Gli Slegati. Collabora con La Stampa, 7 Corriere della Sera e Donna Moderna. Ha ideato e dirige il Festival Procida Racconta.
Dov’è che impariamo ad amare? Com’è che ci s’ammala dentro, com’è che si guarisce? Ci sono persone che, quando le incontriamo, “ci bussano al sangue”: e Adele, quando incontra Nicola, è certa di avere trovato la persona con cui sentirsi finalmente intera. Ma Nicola è legato da un patto antico a un’altra donna, con lei ha due figli, mentre Adele cresce sua figlia da sola, dopo una vita di sfide e fughe che pare incastrarla in un’eterna adolescenza.
Quando l’intesa con Nicola comincia a vacillare, proprio quell’adolescenza le chiede, prepotente, ascolto.
Così, in una notte fatale, che segnerà per sempre il destino dell’umanità, Adele torna come in sogno al paese dove è nata, marchiata da un soprannome, Senzaniente, che è pesato sulla sua famiglia perfino dopo che il padre, Rocco, ha sfidato la miseria e conquistato il benessere.
La storia fra Adele e Nicola s’intreccia allora alla storia di Adele e suo padre, in una spola sempre più serrata fra passato e presente, dove quello che ci è stato tolto quand’eravamo bambini rischia di diventare l’unica misura di quello che il mondo ci potrà offrire. Fra medici che dovrebbero curare e invece mettono in pericolo, una donna che guarda dalla finestra il capodanno degli altri e un’altra che danza con uno straccio, nessuno degli indimenticabili personaggi di questo romanzo riesce a tenere stretto quello che è convinto di desiderare, mentre l’intrinseca violenza delle relazioni si mescola alla loro intrinseca dolcezza. E una televisione sempre accesa si prende gioco dello sforzo di tutti di credere alla propria esistenza.
Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Con Feltrinelli ha pubblicato Per dieci minuti (2013), Adesso (2015), le nuove edizioni de La zona cieca (premio Campiello Giuria dei letterati 2008) e dell’opera d’esordio Una vita sottile (1999; 2018), L’isola dell’abbandono (2019). Ha scritto, fra gli altri, Le luci nelle case degli altri (2010) e Qualcosa (2017). I suoi libri sono tradotti in sedici paesi. È autrice e conduttrice di programmi televisivi, radiofonici, come Io, Chiara e L’Oscuro, e del podcast Gli Slegati. Collabora con La Stampa, 7 Corriere della Sera e Donna Moderna. Ha ideato e dirige il Festival Procida Racconta.