Pur essendo un romanzo di genere, quindi presentando benissimo tutti gli elementi del giallo (delitto, alibi, moventi, sospettati, indagini, colpi di scena), questo è in realtà un percorso nella psiche dei personaggi, molto ben delineati. L’autore riesce a costruire un intreccio narrativo che assomiglia ad un gioco ad incastro in cui il lettore viene ingannato, fino a cominciare a dubitare persino della propria memoria. Vittorio Campana
Peter Katz ha alle spalle una lunga carriera in una delle agenzie letterarie più importanti di New York, e ormai quasi nulla può sorprenderlo. Ma il manoscritto che quasi per caso inizia a leggere lo colpisce fin dalle prime righe. Non è solo la scrittura magnetica, non è solo il coinvolgimento dell’autore a fargli capire subito che non si tratta di un romanzo come gli altri: chi scrive, un certo Richard Flynn, afferma di conoscere la verità su un famoso omicidio avvenuto quasi trent’anni prima, e di essere pronto a rivelarla nel suo romanzo. La vigilia di Natale del 1987, in circostanze mai del tutto chiarite venne ucciso Joseph Wieder, un carismatico professore di psicologia all’università di Princeton. Accademico stimato ma anche molto discusso, Wieder esercitava un notevole fascino sulle studentesse come Laura Baines, la ragazza di cui Richard Flynn era innamorato. Ma in questa sorta di sbilanciato e torbido triangolo, a un certo punto, qualcosa andò storto. Il manoscritto di Flynn è semplicemente eccezionale, ma purtroppo è incompleto: manca il finale. Determinato a non lasciarsi sfuggire l’occasione, l’agente letterario riesce a rintracciare l’autore, scoprendo però che è in fin di vita e che il resto del manoscritto è introvabile. Inizia così un viaggio alla ricerca del finale perduto e della verità che porta con sé. Un viaggio che diventa un’indagine sulla psiche e sul modo in cui la nostra memoria riscrive il passato, in un incerto, a volte ingannevole, gioco di specchi…
E.O. Chirovici è nato in Romania e da alcuni anni vive in Inghilterra.
Laureato in Economia, ha intrapreso la carriera giornalistica lavorando per carta stampata e televisioni.
Ha esordito nella narrativa con una raccolta di racconti, cui è seguito il primo romanzo, che ha venduto in Romania oltre 100.000 copie. Dal 2013 si dedica a tempo pieno alla scrittura.
Il libro degli specchi, il suo primo romanzo scritto in lingua inglese, è diventato un vero e proprio caso editoriale. Ancor prima dell’uscita, e in soli dieci giorni, è stato venduto in 38 Paesi.
Peter Katz ha alle spalle una lunga carriera in una delle agenzie letterarie più importanti di New York, e ormai quasi nulla può sorprenderlo. Ma il manoscritto che quasi per caso inizia a leggere lo colpisce fin dalle prime righe. Non è solo la scrittura magnetica, non è solo il coinvolgimento dell’autore a fargli capire subito che non si tratta di un romanzo come gli altri: chi scrive, un certo Richard Flynn, afferma di conoscere la verità su un famoso omicidio avvenuto quasi trent’anni prima, e di essere pronto a rivelarla nel suo romanzo. La vigilia di Natale del 1987, in circostanze mai del tutto chiarite venne ucciso Joseph Wieder, un carismatico professore di psicologia all’università di Princeton. Accademico stimato ma anche molto discusso, Wieder esercitava un notevole fascino sulle studentesse come Laura Baines, la ragazza di cui Richard Flynn era innamorato. Ma in questa sorta di sbilanciato e torbido triangolo, a un certo punto, qualcosa andò storto. Il manoscritto di Flynn è semplicemente eccezionale, ma purtroppo è incompleto: manca il finale. Determinato a non lasciarsi sfuggire l’occasione, l’agente letterario riesce a rintracciare l’autore, scoprendo però che è in fin di vita e che il resto del manoscritto è introvabile. Inizia così un viaggio alla ricerca del finale perduto e della verità che porta con sé. Un viaggio che diventa un’indagine sulla psiche e sul modo in cui la nostra memoria riscrive il passato, in un incerto, a volte ingannevole, gioco di specchi…
E.O. Chirovici è nato in Romania e da alcuni anni vive in Inghilterra.
Laureato in Economia, ha intrapreso la carriera giornalistica lavorando per carta stampata e televisioni.
Ha esordito nella narrativa con una raccolta di racconti, cui è seguito il primo romanzo, che ha venduto in Romania oltre 100.000 copie. Dal 2013 si dedica a tempo pieno alla scrittura.
Il libro degli specchi, il suo primo romanzo scritto in lingua inglese, è diventato un vero e proprio caso editoriale. Ancor prima dell’uscita, e in soli dieci giorni, è stato venduto in 38 Paesi.