Fatti che ci colpiscono e rattristano ne vediamo e ne sentiamo tanti, cronaca che arriva nelle nostre case ma da lontano. E se invece dovesse capitare che, mentre siamo in vacanza in crociera, passassimo brevemente in mezzo a uno di essi e rimanessimo impigliati in uno sguardo, in due occhi che fra tanti ci colpiscono e ci inducono a lasciarci coinvolgere, con un piccolo gesto. Ecco allora che il nostro istinto ci guiderebbe oltre quello che ci direbbe la ragione, e da questo istinto ci lasceremmo condurre, scoprendo che, senza stravolgere la nostra esistenza ma andando oltre i limiti del nostro quotidiano, questa volta possiamo fare qualcosa, per qualcuno possiamo fare la differenza. Un piccolo atto di solidarietà, un telefono a un ragazzo e la nostra vita agganciata alla sua. Una lettura piacevole, una donna simile a molte, un libro leggero e commovente su un tema che sentiamo ahimè troppo spesso. Lorenza Manfrotto
Si sa, le crociere sono un po’ pacchiane, soprattutto se si viaggia a Natale, ma è un regalo di sua madre, e Rose non ha voluto rifiutare. È partita con i suoi due figli: Gabriel, che ha quindici anni e sta scrivendo di nascosto un romanzo sul suo smartphone, e la piccola Emma, che somatizza tutti i problemi che ha a scuola, ma non perde mai il buonumore. Rose è una psicologa, si è trasferita a Parigi dal sud della Francia per l’università, e poi ci è rimasta. Ora che suo marito, un agente immobiliare, è in pieno burnout, la decisione è presa. Tra qualche mese la famiglia lascerà la capitale per trasferirsi a Clèves, il paesino in cui è nata Rose. Nel frattempo Rose si gode la vacanza nel placido mar Mediterraneo. Almeno fino all’alba della vigilia di Natale: durante la notte l’equipaggio della nave trae in salvo centinaia di migranti che su un’imbarcazione di fortuna tentavano di raggiungere le coste italiane dalla Libia. Rose presta soccorso come può a quella massa di corpi fradici stipati sottocoperta. Tra loro c’è anche Younès, un giovane nigerino che attira la sua attenzione. Il ragazzo le chiede un cellulare, e Rose, che è una donna di buona volontà, ma anche un po’ maldestra, va a prendere quello di suo figlio e glielo regala. Rose ancora non lo sa, ma quel gesto all’apparenza insignificante cambierà per sempre i loro destini. Quando, mesi dopo, Younès si ritrova a Calais, ferito per aver tentato di raggiungere l’Inghilterra aggrappato a un camion, sa che può contare sull’aiuto di Rose (in fondo è lei la «mamma» nella rubrica). Superando ogni timore, Rose e la sua famiglia accolgono allora Younès nella loro casa di Clèves per prestargli le cure necessarie. Durante quell’insolita convivenza, tutti rimettono qualcosa in discussione e imparano ad accettarsi e amarsi un po’ di piú. In particolare Rose, che conferma i sospetti sulla sua capacità di compiere magie, nel vero senso della parola…
Marie Darrieussecq, scrittrice, traduttrice e psicoanalista, è nata nel 1969 a Bayonne. Il suo romanzo d'esordio, Troismi (1996, pubblicato in Italia da Guanda), è stato un vero e proprio caso letterario. Da allora ha pubblicato numerosi romanzi, racconti e opere di non fiction, tra cui Nascita dei fantasmi, Una buona madre, Tom è morto, Il mal di mare, Rapporto di polizia. Nel 2013 ha vinto il Prix Médicis per il suo romanzo Il faut beaucoup aimer les hommes. Per Einaudi ha pubblicato Il mare sottosopra (2021), selezionato nel 2019 per il Prix littéraire «Le Monde» e il Prix du roman Fnac.
Si sa, le crociere sono un po’ pacchiane, soprattutto se si viaggia a Natale, ma è un regalo di sua madre, e Rose non ha voluto rifiutare. È partita con i suoi due figli: Gabriel, che ha quindici anni e sta scrivendo di nascosto un romanzo sul suo smartphone, e la piccola Emma, che somatizza tutti i problemi che ha a scuola, ma non perde mai il buonumore. Rose è una psicologa, si è trasferita a Parigi dal sud della Francia per l’università, e poi ci è rimasta. Ora che suo marito, un agente immobiliare, è in pieno burnout, la decisione è presa. Tra qualche mese la famiglia lascerà la capitale per trasferirsi a Clèves, il paesino in cui è nata Rose. Nel frattempo Rose si gode la vacanza nel placido mar Mediterraneo. Almeno fino all’alba della vigilia di Natale: durante la notte l’equipaggio della nave trae in salvo centinaia di migranti che su un’imbarcazione di fortuna tentavano di raggiungere le coste italiane dalla Libia. Rose presta soccorso come può a quella massa di corpi fradici stipati sottocoperta. Tra loro c’è anche Younès, un giovane nigerino che attira la sua attenzione. Il ragazzo le chiede un cellulare, e Rose, che è una donna di buona volontà, ma anche un po’ maldestra, va a prendere quello di suo figlio e glielo regala. Rose ancora non lo sa, ma quel gesto all’apparenza insignificante cambierà per sempre i loro destini. Quando, mesi dopo, Younès si ritrova a Calais, ferito per aver tentato di raggiungere l’Inghilterra aggrappato a un camion, sa che può contare sull’aiuto di Rose (in fondo è lei la «mamma» nella rubrica). Superando ogni timore, Rose e la sua famiglia accolgono allora Younès nella loro casa di Clèves per prestargli le cure necessarie. Durante quell’insolita convivenza, tutti rimettono qualcosa in discussione e imparano ad accettarsi e amarsi un po’ di piú. In particolare Rose, che conferma i sospetti sulla sua capacità di compiere magie, nel vero senso della parola…
Marie Darrieussecq, scrittrice, traduttrice e psicoanalista, è nata nel 1969 a Bayonne. Il suo romanzo d'esordio, Troismi (1996, pubblicato in Italia da Guanda), è stato un vero e proprio caso letterario. Da allora ha pubblicato numerosi romanzi, racconti e opere di non fiction, tra cui Nascita dei fantasmi, Una buona madre, Tom è morto, Il mal di mare, Rapporto di polizia. Nel 2013 ha vinto il Prix Médicis per il suo romanzo Il faut beaucoup aimer les hommes. Per Einaudi ha pubblicato Il mare sottosopra (2021), selezionato nel 2019 per il Prix littéraire «Le Monde» e il Prix du roman Fnac.
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