“Il vero nome di Rosamund Fisher” è Inge Brigitte Hoss, la figlia Rudolph Hoss , il comandante di Auschwitz e per tre anni ha vissuto assieme alla sua famiglia in una bella casa, arredata con i mobili confiscati ai prigionieri ebrei. Inge Brigitte e i suoi fratelli giocavano nel giardino adiacente al campo di concentramento, la loro madre organizzava cene sfarzose e party di compleanno mentre al di là del muro si svolgeva la crudeltà della soluzione finale. Lavinia Manfrotto
Rosamund Fischer ha ottant'anni e vive ad Arlington, in Virginia. Un giorno squilla il telefono e la voce di un uomo pronuncia il suo vero nome, Inge Brigitte. La donna si trova catapultata nel 1940: in Europa infuria la guerra, e Inge Brigitte e i suoi fratelli trascorrono un'infanzia idilliaca. Ma è davvero così perfetta? I bambini non sanno di vivere accanto a un campo di concentramento; non sanno che le domestiche, il giardiniere, le sarte, il barbiere sono tutti prigionieri; non sanno che il padre, Rudolf Höss, è in realtà il comandante di Auschwitz. All'età di diciassette anni, Inge Brigitte decide di scappare dal suo nome e dalle macerie della Germania postbellica; assume una nuova identità, quella di Rosamund Fischer, e si trasferisce a Madrid, dove diventa indossatrice per Cristóbal Balenciaga, il più grande couturier del mondo. Frequentando l'alta società, incontra l'uomo che sposerà e con cui si stabilirà negli Stati Uniti. Dopo tanti anni trascorsi a crearsi una vita diversa, lontana dai riflettori della storia, il passato bussa improvvisamente alla sua porta e lei decide di svelare, per la prima volta, la sua verità. Chi è nel profondo quella donna, è Rosamund o è ancora la piccola Inge Brigitte?
Simona Dolce vive e lavora a Roma da molti anni. Ha scritto Madonne Nere (Nutrimenti, 2008), e i romanzi per ragazzi La mia vita all'ombra del mare (Raffaello Ragazzi, 2016) e La battaglia delle bambine (Mondadori, 2019).Nel 2017 ha vinto il premio Elsa Morante, fa parte della redazione della rivista letteraria Nuovi Argomenti.
Rosamund Fischer ha ottant'anni e vive ad Arlington, in Virginia. Un giorno squilla il telefono e la voce di un uomo pronuncia il suo vero nome, Inge Brigitte. La donna si trova catapultata nel 1940: in Europa infuria la guerra, e Inge Brigitte e i suoi fratelli trascorrono un'infanzia idilliaca. Ma è davvero così perfetta? I bambini non sanno di vivere accanto a un campo di concentramento; non sanno che le domestiche, il giardiniere, le sarte, il barbiere sono tutti prigionieri; non sanno che il padre, Rudolf Höss, è in realtà il comandante di Auschwitz. All'età di diciassette anni, Inge Brigitte decide di scappare dal suo nome e dalle macerie della Germania postbellica; assume una nuova identità, quella di Rosamund Fischer, e si trasferisce a Madrid, dove diventa indossatrice per Cristóbal Balenciaga, il più grande couturier del mondo. Frequentando l'alta società, incontra l'uomo che sposerà e con cui si stabilirà negli Stati Uniti. Dopo tanti anni trascorsi a crearsi una vita diversa, lontana dai riflettori della storia, il passato bussa improvvisamente alla sua porta e lei decide di svelare, per la prima volta, la sua verità. Chi è nel profondo quella donna, è Rosamund o è ancora la piccola Inge Brigitte?
Simona Dolce vive e lavora a Roma da molti anni. Ha scritto Madonne Nere (Nutrimenti, 2008), e i romanzi per ragazzi La mia vita all'ombra del mare (Raffaello Ragazzi, 2016) e La battaglia delle bambine (Mondadori, 2019).Nel 2017 ha vinto il premio Elsa Morante, fa parte della redazione della rivista letteraria Nuovi Argomenti.