Meraviglioso! Una storia gentile, raccontata con delicatezza da un uomo che ormai conosciamo per il suo potere di raccontare, senza la pretesa di insegnare. Grazie Luigi Garlando. Enrica Lago
Arcadio ha undici anni e non parla da due. Da quella sera dell’attentato in cui la mamma è rimasta ferita a un braccio. Quando il Papa riceve la sua lettera, diversa dalle altre perché non ci sono parole ma solo figurine di calciatori, non ha dubbi: questo bambino sta soffrendo, e lui deve aiutarlo. Anche se è la Settimana Santa, anche se la sua agenda è piena di impegni. Sotto gli occhi increduli delle guardie e degli alti prelati, Francesco si toglie l’abito talare e si getta nella sua personale missione: liberare il bambino dall’armadio di paure in cui è rinchiuso. E la chiave la trova proprio nelle figurine dei calciatori, di cui Arcadio è appassionatissimo. Quei cognomi, Basta, Lasagna, Parolo, Totti, compongono una lingua speciale che fa decollare l’amicizia tra il bambino e Francesco, presto ribattezzato Papu come Alejandro Gómez, il centrocampista argentino dell’Atalanta. Arcadio si fida ogni giorno di più dell’imprevedibile Santo Padre che si comporta come un nonno, gli racconta storie che vengono da lontano e lo porta in giro in car sharing. E che, proprio come lui, ha una grande paura nel cuore. Ma questo Arcadio ancora non lo sa. Dal maggiore autore italiano per ragazzi, l’amicizia tra un uomo eccezionale, ispirato al Pontefice più umano e più amato, e un bambino che per ricominciare a vivere ha bisogno di lui.
"Il miracolo da compiere in fondo è un cambio di stagione: tirare fuori dall’armadio un bambino, scrollargli di dosso le paure e riconsegnarlo al mondo".
Luigi Garlando giornalista alla “Gazzetta dello Sport”. Da anni scrive libri per ragazzi. Il suo Per questo mi chiamo Giovanni (Fabbri 2004, ora Bur), sulla vita di Giovanni Falcone, è uno dei libri più letti e adottati nelle scuole italiane. L’ultimo suo romanzo, pubblicato da Rizzoli nel 2015, è L’estate che conobbi il Che, vincitore del premio Strega ragazze e ragazzi 2017. Ha scritto anche libri per adulti.
Arcadio ha undici anni e non parla da due. Da quella sera dell’attentato in cui la mamma è rimasta ferita a un braccio. Quando il Papa riceve la sua lettera, diversa dalle altre perché non ci sono parole ma solo figurine di calciatori, non ha dubbi: questo bambino sta soffrendo, e lui deve aiutarlo. Anche se è la Settimana Santa, anche se la sua agenda è piena di impegni. Sotto gli occhi increduli delle guardie e degli alti prelati, Francesco si toglie l’abito talare e si getta nella sua personale missione: liberare il bambino dall’armadio di paure in cui è rinchiuso. E la chiave la trova proprio nelle figurine dei calciatori, di cui Arcadio è appassionatissimo. Quei cognomi, Basta, Lasagna, Parolo, Totti, compongono una lingua speciale che fa decollare l’amicizia tra il bambino e Francesco, presto ribattezzato Papu come Alejandro Gómez, il centrocampista argentino dell’Atalanta. Arcadio si fida ogni giorno di più dell’imprevedibile Santo Padre che si comporta come un nonno, gli racconta storie che vengono da lontano e lo porta in giro in car sharing. E che, proprio come lui, ha una grande paura nel cuore. Ma questo Arcadio ancora non lo sa. Dal maggiore autore italiano per ragazzi, l’amicizia tra un uomo eccezionale, ispirato al Pontefice più umano e più amato, e un bambino che per ricominciare a vivere ha bisogno di lui.
"Il miracolo da compiere in fondo è un cambio di stagione: tirare fuori dall’armadio un bambino, scrollargli di dosso le paure e riconsegnarlo al mondo".
Luigi Garlando giornalista alla “Gazzetta dello Sport”. Da anni scrive libri per ragazzi. Il suo Per questo mi chiamo Giovanni (Fabbri 2004, ora Bur), sulla vita di Giovanni Falcone, è uno dei libri più letti e adottati nelle scuole italiane. L’ultimo suo romanzo, pubblicato da Rizzoli nel 2015, è L’estate che conobbi il Che, vincitore del premio Strega ragazze e ragazzi 2017. Ha scritto anche libri per adulti.