Io vagabondo è il romanzo della straordinaria vita di un italiano normale, un uomo di umili origini partito da un piccolo paesino e arrivato a vendere 15 milioni di dischi, segnando un'epoca, incontrando Totò e Arafat, il Dalai Lama e Fellini, e riuscendo a tenere in vita il suo gruppo nonostante tutto e tutti. Nessuno come i Nomadi: il 2013 è l’anno del mezzo secolo di attività del più longevo e inossidabile gruppo italiano di sempre. Un’idea, una ragione e uno stile di vita, prima ancora che un complesso musicale. Fondati nel 1963 da Beppe Carletti e Augusto Daolio, i Nomadi sono ancora nel pieno delle proprie forze, come dimostra la recente pubblicazione di TERZO TEMPO, nuovo album di inediti balzato subito in testa alle classifiche. La storia è ormai lunga cinquant’anni, e ora Beppe Carletti la racconta in prima persona, con grande affetto e sensibilità, ripartendo dai gloriosi anni Sessanta, dal beat dei capelloni e dalle proteste studentesche, attraversando poi gli anni Settanta dell’amicizia con Francesco Guccini e degli anni bui della contestazione, fino a giungere alla dolorosa scomparsa di Augusto Daolio, volto inconfondibile dei Nomadi e amico fraterno di Beppe, e alla rinascita degli ultimi due decenni, costellati da soddisfazioni, impegno e amore verso il proprio pubblico. Amore sempre ripagato. Non si finisce mai di essere Nomadi.