Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

Domenica 19 gennaio 2025, in occasione della festività di San Bassiano, Santo Patrono della nostra città, la libreria sarà chiusa tutto il giorno.
Istanbul Istanbul
Autore: Burhan Sönmez
Editore: Nottetempo
Argomento: Romanzi da non perdere
Prezzo: € 17,00

Poche volte mi è capitato di leggere una dichiarazione d’amore per la propria città che è anche contemporaneamente una condanna terribile per il regime che la governa.Sonmez descrive quasi asetticamente torture, privazioni, abusi, che ha anche subito personalmente, inseriti però in racconti poetici, ironici e fantasiosi, rievocando persino il nostro Boccaccio. Vittorio Campana

Una cella, quattro uomini, dieci giorni, una moltitudine di storie: un dottore, un barbiere, uno studente e un vecchio rivoluzionario sono incarcerati in una stanza angusta e gelata nei sotterranei di Istanbul. Fra gli interrogatori, le torture, il tempo sospeso e l’immobilità forzata cui sono inchiodati, scoprono l’incanto e il potere della parola come unica via di fuga possibile. I protagonisti di questo libro, come nel Decamerone, trascorrono il tempo della loro segregazione raccontandosi storie ed è cosíche, in una narrazione corale, svelano il filo che li lega e il motivo per cui si trovano imprigionati: nella Istanbul sopra la cella, quella che vive e brulica tra bellezza e orrore, qualcosa sta per accadere, un cambiamento, una rivoluzione… Ed è la città, con tutti i suoi contrasti, le sue contraddizioni e le infinite realtà che la compongono, la vera protagonista del libro: la Istanbul “di sopra” insieme alla Istanbul sotterranea, quella della speranza e della luce mescolata – fin dal titolo – alla sua gemella, quella dell’ombra, dell’arroganza degli uomini, della brutalità del potere.


Burhan Sönmez è nato ad Ankara nel 1965, dov’è cresciuto parlando turco e curdo. Avvocato specializzato in diritti umani, vive tra Cambridge e Istanbul e insegna Letteratura all’Università ODTU di Ankara. Ferito durante uno scontro con la polizia turca nel 1996, è stato curato in Gran Bretagna col sostegno della Fondazione “Freedom for Torture”. Ha cominciato a scrivere nei lunghi mesi di riabilitazione e oggi i suoi romanzi sono tradotti in piú di venti paesi. In Italia è uscito nel 2014 Gli innocenti, per il quale ha ricevuto il Premio Sedat Simavi.


 

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