“Hook svela il vero Ian Curtis”. NME
“Un racconto dettagliato dell’ascesa dei Joy Division. Dopo aver letto il libro di Hook, vi sembrerà di essere stati il quinto membro del gruppo”. GQ
I Joy Division hanno letteralmente cambiato il volto della musica.
Pionieri della rivoluzione post-punk, con il loro sound oscuro, ipnotico e intenso hanno reinventato le regole del rock influenzando migliaia di band e artisti, da pesi massimi del calibro di U2, Morrissey, R.E.M. e Radiohead a intere generazioni di gruppi indie.
Peter Hook, il loro leggendario bassista, racconta qui la propria storia e quella della band: le amicizie, i litigi, le divisioni; le prove e le registrazioni; i concerti andati bene e quelli finiti male; i personaggi sopra le righe, i dischi e ovviamente gli altri componenti del gruppo, come Ian Curtis, morto suicida nel 1980 proprio all’alba dell’atteso tour americano che avrebbe definitivamente consacrato i Joy Division.
Uno sguardo onesto, diretto e di prima mano su una delle band più importanti di sempre.
Nato nel 1956, Peter Hook è celebre per essere stato il bassista fondatore dei Joy Division e successivamente dei New Order, da cui si è separato nel 2007.
La sua carriera musicale, che nel corso degli anni lo ha visto coinvolto in diversi progetti, prosegue ora nei Peter Hook and The Light, con cui continua a portare in tour i brani delle sue precedenti band.
Dal 1982 al 1997 è stato tra i proprietari e gestori del The Haçienda, il club di Manchester legato alla Factory Records e famoso per il suo ruolo centrale nello sviluppo della scena indie e del movimento acid house.
Una storia che Hook ha raccontato nel libro intitolato The Haçienda: How Not to Run a Club, ancora inedito in Italia.
“Un racconto dettagliato dell’ascesa dei Joy Division. Dopo aver letto il libro di Hook, vi sembrerà di essere stati il quinto membro del gruppo”. GQ
I Joy Division hanno letteralmente cambiato il volto della musica.
Pionieri della rivoluzione post-punk, con il loro sound oscuro, ipnotico e intenso hanno reinventato le regole del rock influenzando migliaia di band e artisti, da pesi massimi del calibro di U2, Morrissey, R.E.M. e Radiohead a intere generazioni di gruppi indie.
Peter Hook, il loro leggendario bassista, racconta qui la propria storia e quella della band: le amicizie, i litigi, le divisioni; le prove e le registrazioni; i concerti andati bene e quelli finiti male; i personaggi sopra le righe, i dischi e ovviamente gli altri componenti del gruppo, come Ian Curtis, morto suicida nel 1980 proprio all’alba dell’atteso tour americano che avrebbe definitivamente consacrato i Joy Division.
Uno sguardo onesto, diretto e di prima mano su una delle band più importanti di sempre.
Nato nel 1956, Peter Hook è celebre per essere stato il bassista fondatore dei Joy Division e successivamente dei New Order, da cui si è separato nel 2007.
La sua carriera musicale, che nel corso degli anni lo ha visto coinvolto in diversi progetti, prosegue ora nei Peter Hook and The Light, con cui continua a portare in tour i brani delle sue precedenti band.
Dal 1982 al 1997 è stato tra i proprietari e gestori del The Haçienda, il club di Manchester legato alla Factory Records e famoso per il suo ruolo centrale nello sviluppo della scena indie e del movimento acid house.
Una storia che Hook ha raccontato nel libro intitolato The Haçienda: How Not to Run a Club, ancora inedito in Italia.