Sunny Wadia rappresenta un’India ricca, viziata, capricciosa, eccessiva: le sue notti sono fatte per godere dei privilegi che la sua famiglia gli permette in locali di lusso dove consumare droghe e sesso estremo, i suoi giorni sono fatti per dormire e poi ricominciare a bere. Ajay invece è l’India povera, denutrita, appena alfabetizzata, quella delle catapecchie, dei rifiuti, del puzzo ammorbante; l’India dove il possesso di una capra può voler dire salvezza. O morte.
Un romanzo estremamente duro che potrebbe essere una storia vera, talmente credibile che riusciamo a capire le differenze profondissime della società indiana dove sei tutto o sei niente, dove anche il bene diventa male. Lavinia Manfrotto
Sono amati da alcuni, odiati da molti, temuti da tutti. I Wadia controllano trasporti, miniere, zuccherifici. Ma è con la speculazione edilizia che stanno consolidando il loro impero. Ora però le proteste di chi viene sfrattato montano e il «Delhi Post» sta indagando per fare esplodere lo scandalo. Grazie al carisma e alla determinazione, Neda è riuscita a insinuarsi nella cerchia di Sunny Wadia, il rampollo destinato a prendere in mano le redini della famiglia. Ma invaghirsi di una giornalista come lei è una debolezza che a Sunny potrebbe costare molto cara. Il compito di scongiurare la rovina spetterà ad Ajay, ragazzo di origini poverissime, autista, tuttofare, guardia del corpo e, all’occorrenza, vittima sacrificale.
Dai villaggi immersi nella foschia ai piedi dell’Himalaya all’energia frenetica e palpitante di Delhi, L’età del male apre uno squarcio folgorante su una società pervasa da violenza, corruzione e ingiustizie millenarie. Ma anche da un fascino ineguagliabile.
Deepti Kapoor ha vissuto e lavorato a lungo come giornalista a Delhi. Per Einaudi ha pubblicato L'età del male (2023), primo volume di una trilogia, venduto in 35 Paesi in seguito a una delle piú contese aste di sempre e diventerà presto una serie tv.
Un romanzo estremamente duro che potrebbe essere una storia vera, talmente credibile che riusciamo a capire le differenze profondissime della società indiana dove sei tutto o sei niente, dove anche il bene diventa male. Lavinia Manfrotto
Sono amati da alcuni, odiati da molti, temuti da tutti. I Wadia controllano trasporti, miniere, zuccherifici. Ma è con la speculazione edilizia che stanno consolidando il loro impero. Ora però le proteste di chi viene sfrattato montano e il «Delhi Post» sta indagando per fare esplodere lo scandalo. Grazie al carisma e alla determinazione, Neda è riuscita a insinuarsi nella cerchia di Sunny Wadia, il rampollo destinato a prendere in mano le redini della famiglia. Ma invaghirsi di una giornalista come lei è una debolezza che a Sunny potrebbe costare molto cara. Il compito di scongiurare la rovina spetterà ad Ajay, ragazzo di origini poverissime, autista, tuttofare, guardia del corpo e, all’occorrenza, vittima sacrificale.
Dai villaggi immersi nella foschia ai piedi dell’Himalaya all’energia frenetica e palpitante di Delhi, L’età del male apre uno squarcio folgorante su una società pervasa da violenza, corruzione e ingiustizie millenarie. Ma anche da un fascino ineguagliabile.
Deepti Kapoor ha vissuto e lavorato a lungo come giornalista a Delhi. Per Einaudi ha pubblicato L'età del male (2023), primo volume di una trilogia, venduto in 35 Paesi in seguito a una delle piú contese aste di sempre e diventerà presto una serie tv.