Delizioso! Una lettura raffinata e al tempo stesso leggera e allegra. Veronica Manfrotto
Il piccolo lord Fauntleroy" (1886) e "Il giardino segreto" (1911) sono best seller intramontabili, ma questo romanzo del 1901 è per molti lettori il preferito tra quelli scritti da Frances Hodgson Burnett: Nancy Mitford lo adorava e fa parte del programma di alcune università americane insieme a "Orgoglio e pregiudizio" e "Jane Eyre". La prima parte, "Formazione di una marchesa", appartiene alla tradizione di Cenerentola (e di Un giorno di gloria per Miss Pettigrew), mentre la seconda, intitolata "I metodi di lady Walderhurst", è un appassionante melodramma. Ulteriori elementi di fascino sono la scrittura di Burnett e la descrizione della durezza dell'esistenza delle donne nel tardo Ottocento e della crudeltà del sistema delle classi britannico. Uno dei temi fondamentali è l'innocenza, una virtù oggi sottostimata, che tende a venire confusa con l'ignoranza o l'essere naif. Amiamo avere eroine forti e indipendenti. Emily invece è innocente, ma tutt'altro che ignorante. All'età di 34 anni conosce molto bene il mondo in cui vive e i suoi pericoli. Conosce la povertà dei membri delle buone famiglie decadute e l'importanza di mantenere le apparenze per sopravvivere, dove pagare l'affitto può significare saltare dei pasti, dove la tentazione di accettare la "protezione" di un uomo può condurre all'ostracismo sociale e al disastro personale.
Frances Hodgson Burnett (1849-1924), autrice di famosissimi romanzi per ragazzi come Il piccolo Lord, Il giardino segreto, La piccola principessa, scrisse anche romanzi per adulti, mai pubblicati in Italia. Confinata nella letteratura per l’infanzia, la Burnett è stata marginalizzata per decenni e solo da poco si stanno ripubblicando, in inglese, gli altri suoi romanzi, che non sono solo belli e appassionanti ma anche, per alcuni aspetti, estremamente attuali. Iniziò a scrivere per ragioni economiche già orfana di padre ed emigrata in America con la famiglia, perse presto anche la madre e divenne quindi responsabile dei fratelli minori. La pubblicazione de Il piccolo Lord la rese una scrittrice di enorme successo e poté permettersi di tornare di frequente in Inghilterra. Ebbe quindi la possibilità di conoscere bene due mondi molto diversi tra loro: l’Inghilterra e l’America. Ne capì le differenze culturali e gli effetti sull’educazione, gli stili di vita, la mentalità, il ruolo della donna.