Il più bel libro che abbia mai letto. Un sguardo profondo e amorevole sulla vita quotidiana di una famiglia media, in un paesino qualunque alle prese con una guerra troppo lontana. Lavinia Manfrotto
Lo ammetto: avevo dimenticato quanto fosse bravo Saroyan. Era passato troppo tempo dall’ultima volta che avevo letto questo capolavoro. Quindi rileggerlo per me è stata una piacevolissima riscoperta, di cui devo sempre ringraziare l’editore Marcos y Marcos. Quanta poesia, quanta bellezza e quanto amore per l’umanità ci sono in questo romanzo? Meraviglioso! Vittorio Campana
Homer è un ragazzino di quattordici anni pieno di entusiasmo. La famiglia Macauley, da cui proviene, è modesta, le difficoltà non sono poche: il babbo è morto e il fratello maggiore è partito per la Seconda guerra mondiale; eppure tutti si dedicano con energia a quel che va fatto: la mamma alle galline come all’arpa, la sorella agli studi e al pianoforte, e Ulysses è il fratellino più curioso del mondo.
Homer, che ha assunto il ruolo di capofamiglia, di giorno frequenta il liceo, la sera si tuffa in bicicletta alla volta dell’ufficio del telegrafo, dove lavora come portalettere.
Pochi giorni, e già si rivela come messaggero più veloce della West Coast.
Entra così – leggero e deciso, quasi volando – nel mondo degli adulti: il suo segreto è prendere sul serio le cose e i sogni per diventare qualcuno, anzi, capire di esserlo già.
Sullo sfondo, la natura rigogliosa e i colori della California, una banda di ragazzini vispissimi, negozianti armeni, giganti buoni, primedonne giramondo...
Delicato e ironico, questo libro è il ritratto formidabile di uno stile di vita scomparso, è una parabola sull’adolescenza e sul mondo degli immigrati d’America degli anni Quaranta.
Un piccolo classico in trentanove episodi.
Lo ammetto: avevo dimenticato quanto fosse bravo Saroyan. Era passato troppo tempo dall’ultima volta che avevo letto questo capolavoro. Quindi rileggerlo per me è stata una piacevolissima riscoperta, di cui devo sempre ringraziare l’editore Marcos y Marcos. Quanta poesia, quanta bellezza e quanto amore per l’umanità ci sono in questo romanzo? Meraviglioso! Vittorio Campana
Homer è un ragazzino di quattordici anni pieno di entusiasmo. La famiglia Macauley, da cui proviene, è modesta, le difficoltà non sono poche: il babbo è morto e il fratello maggiore è partito per la Seconda guerra mondiale; eppure tutti si dedicano con energia a quel che va fatto: la mamma alle galline come all’arpa, la sorella agli studi e al pianoforte, e Ulysses è il fratellino più curioso del mondo.
Homer, che ha assunto il ruolo di capofamiglia, di giorno frequenta il liceo, la sera si tuffa in bicicletta alla volta dell’ufficio del telegrafo, dove lavora come portalettere.
Pochi giorni, e già si rivela come messaggero più veloce della West Coast.
Entra così – leggero e deciso, quasi volando – nel mondo degli adulti: il suo segreto è prendere sul serio le cose e i sogni per diventare qualcuno, anzi, capire di esserlo già.
Sullo sfondo, la natura rigogliosa e i colori della California, una banda di ragazzini vispissimi, negozianti armeni, giganti buoni, primedonne giramondo...
Delicato e ironico, questo libro è il ritratto formidabile di uno stile di vita scomparso, è una parabola sull’adolescenza e sul mondo degli immigrati d’America degli anni Quaranta.
Un piccolo classico in trentanove episodi.
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