Bob Dubois si guadagna da vivere riparando bruciatori a nafta. Sposato con due figli, si trascina a fatica in un'esistenza affannosa e grigia come i cieli nevosi del suo New Hampshire. Vanise Dorsinville fugge con il figlio neonato e un nipote da Haiti, dove la povertà e il terrore regnano sovrani, per cercare fortuna nella terra dei sogni. Per entrambi, la Florida dei nuovi ricchi, tra sole, spiagge e piscine, ha il profumo di un cambiamento e di un benessere che, tutto d'un tratto, sembrano a portata di mano. Banks ne segue le storie parallele e l'incontro, esplorando attraverso i loro occhi e le loro voci il retaggio di ingiustizie, illusioni e violenza che, fuori dal mito e dai falsi miraggi, accompagna ogni tappa del sogno americano.
Pochi scrittori hanno saputo fissare uno sguardo cosí umano e lucido sulle vite di chi non ce la fa. Uomini e donne incagliati alla deriva dello scintillante e spietato sogno americano. Che vivono ai margini di tutto, selvatici e inaddomesticabili, mossi solo dalla pura forza biologica di sopravvivere. In questa storia di immigrazione e miseria, di speranze e sogni, si muovono come piccoli continenti alla deriva, si incontrano e si respingono, accompagnati dallo stile sapiente, secco e carico di sofferta pietas, di un maestro del romanzo contemporaneo.
«Nelle prime pagine di La deriva dei continenti, Russell Banks paragona le migrazioni dell'umanità e quelle degli elementi: maree, venti, intere masse che compiono il loro giro del pianeta, seguendo una traiettoria prestabilita. Una delle ragioni della bellezza abbagliante di questo libro sta nella perfetta combinazione tra una prospettiva cosí aerea e disincarnata e la capacità di esplorare le vite dei personaggi nella loro concretezza». James Marcus, «The Nation»
Pochi scrittori hanno saputo fissare uno sguardo cosí umano e lucido sulle vite di chi non ce la fa. Uomini e donne incagliati alla deriva dello scintillante e spietato sogno americano. Che vivono ai margini di tutto, selvatici e inaddomesticabili, mossi solo dalla pura forza biologica di sopravvivere. In questa storia di immigrazione e miseria, di speranze e sogni, si muovono come piccoli continenti alla deriva, si incontrano e si respingono, accompagnati dallo stile sapiente, secco e carico di sofferta pietas, di un maestro del romanzo contemporaneo.
«Nelle prime pagine di La deriva dei continenti, Russell Banks paragona le migrazioni dell'umanità e quelle degli elementi: maree, venti, intere masse che compiono il loro giro del pianeta, seguendo una traiettoria prestabilita. Una delle ragioni della bellezza abbagliante di questo libro sta nella perfetta combinazione tra una prospettiva cosí aerea e disincarnata e la capacità di esplorare le vite dei personaggi nella loro concretezza». James Marcus, «The Nation»