Questo autore bosniaco ha scritto un romanzo in parte autobiografico su una famiglia che fugge in Friuli dalla guerra nell'ex Jugoslavia, ma prima di subirne gli orrori.La vicenda è raccontata in prima persona dalla figlia in una sorta di flusso narrativo quasi diaristico, presentando interessanti riflessioni sulla scrittura e sul linguaggio. Storia non facile, per lettori esigenti. Vittorio Campana
Il padre è un nostalgico marxista, la madre una donna fragile e forte allo stesso tempo, il figlio un uomo che ha deciso di girare il mondo con il solo scopo di fare soldi. La figlia, Valentina, è la voce narrante che da Bologna torna dapprima a Udine dalla madre, per poi trasferirsi a San Diego, in California. Un libro fatto di relazioni familiari, dialoghi serrati che raccontano un universo altro, il rapporto con la lingua madre e con la terra d'origine, l'accoglienza e l'integrazione.
Nato a Visoko in Bosnia nel 1956, Božidar Stanišic è laureato in filosofia e ha lavorato come insegnante fino al 1992, quando è fuggito dalla dalla guerra civile scoppiata nel suo Paese. Si trasferisce in Italia, dove ancora vive con la famiglia. Nel 1993 pubblica I buchi neri di Sarajevo (MGS Press); negli anni successivi pubblica tre raccolte di poesie Primavera a Zugliano, Non-poesie, Metamorfosi di finestre, successivamente la raccolta di racconti intitolata Tre racconti. È presente con un testo nell’antologia della narrativa bosniaco-erzegovese del Novecento Racconti dalla Bosnia, a cura di G. Scotti. Riprende la produzione in prosa con Bon Voyage, Il cane alato e altri racconti. Nel 2011 pubblica il libro per ragazzi La cicala e la piccola formica, nel 2012 Piccolo, rosso e altri racconti. Diverse prose e poesie sono sparse in numerose antologie italiane e straniere. Alcuni suoi racconti, saggi e poesie sono tradotti in francese, inglese, sloveno, albanese, giapponese e cinese.
Il padre è un nostalgico marxista, la madre una donna fragile e forte allo stesso tempo, il figlio un uomo che ha deciso di girare il mondo con il solo scopo di fare soldi. La figlia, Valentina, è la voce narrante che da Bologna torna dapprima a Udine dalla madre, per poi trasferirsi a San Diego, in California. Un libro fatto di relazioni familiari, dialoghi serrati che raccontano un universo altro, il rapporto con la lingua madre e con la terra d'origine, l'accoglienza e l'integrazione.
Nato a Visoko in Bosnia nel 1956, Božidar Stanišic è laureato in filosofia e ha lavorato come insegnante fino al 1992, quando è fuggito dalla dalla guerra civile scoppiata nel suo Paese. Si trasferisce in Italia, dove ancora vive con la famiglia. Nel 1993 pubblica I buchi neri di Sarajevo (MGS Press); negli anni successivi pubblica tre raccolte di poesie Primavera a Zugliano, Non-poesie, Metamorfosi di finestre, successivamente la raccolta di racconti intitolata Tre racconti. È presente con un testo nell’antologia della narrativa bosniaco-erzegovese del Novecento Racconti dalla Bosnia, a cura di G. Scotti. Riprende la produzione in prosa con Bon Voyage, Il cane alato e altri racconti. Nel 2011 pubblica il libro per ragazzi La cicala e la piccola formica, nel 2012 Piccolo, rosso e altri racconti. Diverse prose e poesie sono sparse in numerose antologie italiane e straniere. Alcuni suoi racconti, saggi e poesie sono tradotti in francese, inglese, sloveno, albanese, giapponese e cinese.