Valle del Vajont, 1962: da pochi anni la diga è stata completata e in parte messa in funzione, ma la popolazione vive nella paura. Piccoli smottamenti e scosse fanno temere il peggio. La ditta costruttrice, la Sade, è consapevole dei problemi e dei rischi, ma li tiene nascosti, con la complicità delle più alte sfere governative, per poter collaudare l’impianto a pieno regime prima che venga rilevato dall’Enel, come disposto dalla legge sulla nazionalizzazione delle imprese idroelettriche. A Longarone arrivano solo poche voci sulla vicenda, finché il brigadiere Tiziano Bortot, della locale caserma dei Carabinieri, indagando sul suicidio di Egisto Zoldan, un operaio della diga, viene a sapere dei contrasti tra popolazione locale e impresa costruttrice. Bortot, che è un uomo timoroso, senza iniziativa e preoccupato solo di evitare problemi, viene catapultato suo malgrado in una vicenda dai contorni oscuri quando un collega del defunto gli rivela che Zoldan, prima di morire, aveva tentato di rompere il muro del silenzio imposto dalla Sade. Sarà in grado di evitare l’inevitabile, scrivendo un altro finale per la tragedia del Vajont? Un romanzo basato sui documenti del processo.
Davide Rigoni è nato a Fiorenzuola d’Arda (Pc) nel 1977. La scrittura, in ogni sua forma, è stata la sua passione privata fin dall’infanzia, a volte trascurata in favore del suo altro grande amore, la pallavolo. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, L’ombra dell’acchiappasogni, un thriller poliziesco. La gola del diavolo è il suo secondo lavoro.
Davide Rigoni è nato a Fiorenzuola d’Arda (Pc) nel 1977. La scrittura, in ogni sua forma, è stata la sua passione privata fin dall’infanzia, a volte trascurata in favore del suo altro grande amore, la pallavolo. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, L’ombra dell’acchiappasogni, un thriller poliziesco. La gola del diavolo è il suo secondo lavoro.