1515. Mercurio è un artista della truffa. Scaltro, veloce, abile nei travestimenti, ha fatto del le fogne di Roma la propria casa, imparando dalla strada che l’unico modo per sopravvivere è non avere altri cui pensare tranne se stesso. Convinto di avere ucciso un mercante ebreo che ha appena derubato, è costretto a fuggire: lontano potrà rimettere insieme i cocci del la sua vita. Certi vasi, però, nascono rotti, e non basta portarli altrove per farl i sentire meno a pezzi. Eccolo allora a Venezia, nel suo ingannevole intreccio di canali, dove conosce Giuditta, arrivata in laguna con l’illusione di trovare un luogo libero dalle persecuzioni contro gli ebrei. Ma l’amore che nasce tra i due è destinato a incontrare insidie e ostacoli: la gelosia della giovane Benedetta, innanzitutto, e la nascita, proprio a Venezia, di quello che sarà il primo ghetto d’Europa. Nel labirinto di calli malfamate perdersi è la norma, e a Mercurio non resterà che smarrire se stesso per ritrovare Giuditta, il pezzo mancante nella mappa strappata del suo cuore. Emozionante dalla prima all’ultima pagina, La ragazza che toccava il cielo è un fuoco d’artificio di passioni umane, un romanzo corale, fatto di uomini e di sogni. Luca Di Fulvio, con una scrittura incalzante, potente, capace di ricreare luoghi, sapori e atmosfere di un’epoca, conferma il talento di un grande narratore, già protagonista, in Germania, di un successo entusiasmante.