Questo interessantissimo romanzo racconta la storia del Camerun durante la Seconda Guerra Mondiale, e già questo basterebbe a consigliarlo: le vicende dei fucilieri africani in Libia, l’adesione alla Resistenza di De Gaulle in opposizione alla Francia di Vichy, la trasformazione in colonia di una nazione convinta invece di combattere per la libertà. Ad arricchire ulteriormente trama e intreccio l’autore propone una trama piena di personaggi (anche femminili) forti e leggendari, condita da una spezia inaspettata e magica: la poesia. Vittorio Campana
Agosto 1940. Il mondo è sconvolto dalla Seconda guerra mondiale. La Francia ha appena capitolato di fronte all'invasione della Germania nazista e il generale de Gaulle cerca di organizzare la Resistenza. Ma che ne sanno a Edéa di guerre mondiali e di generali, lì la vera novità è il cenacolo poetico di Pouka. I suoi accoliti formano la compagine più disparata che si possa immaginare, dal balbuziente Philothée al giovanissimo Bilong, che insieme alla poesia imparerà anche le delizie dell'amore. Eppure il padre di Pouka, il veggente M'bangue, alla guerra ci pensa eccome, tanto da uscirsene con una profezia che lascia tutti a bocca aperta: Hitler si è suicidato. Ma siamo nel 1940! Nessuno crede alla predizione del Vecchio, neanche Pouka. E poi la guerra è lontana, un argomento che infiamma solo le discussioni tra amici. Fino al giorno in cui davanti al bar di Mininga non sbarca il colonello Leclerc e Edéa si trasforma in un vivaio di aspiranti fucilieri che andranno a combattere per la Francia inseguendo la chimera di una libertà di cui non godranno mai. "La stagione delle prugne" è un grande romanzo corale che canta le imprese degli eroi del Camerun ma anche dei tanti sconosciuti la cui memoria è stata inghiottita dalle sabbie del Sahara.
Nato a Yaoundé nel 1970, Patrice Nganang è romanziere, poeta e saggista. Cresciuto tra Camerun e Germania, oggi vive a New York, dove insegna alla Stony Brook University. Con il suo secondo romanzo, Temps de chien, nel 2001 si è aggiudicato il Prix Marguerite Yourcenar e nel 2002 il Grand prix littéraire d’Afrique noire. Tradotto in inglese e tedesco, Mont Plaisant ha ricevuto la menzione speciale al Prix des cinq continents de la Francophonie 2011.
Agosto 1940. Il mondo è sconvolto dalla Seconda guerra mondiale. La Francia ha appena capitolato di fronte all'invasione della Germania nazista e il generale de Gaulle cerca di organizzare la Resistenza. Ma che ne sanno a Edéa di guerre mondiali e di generali, lì la vera novità è il cenacolo poetico di Pouka. I suoi accoliti formano la compagine più disparata che si possa immaginare, dal balbuziente Philothée al giovanissimo Bilong, che insieme alla poesia imparerà anche le delizie dell'amore. Eppure il padre di Pouka, il veggente M'bangue, alla guerra ci pensa eccome, tanto da uscirsene con una profezia che lascia tutti a bocca aperta: Hitler si è suicidato. Ma siamo nel 1940! Nessuno crede alla predizione del Vecchio, neanche Pouka. E poi la guerra è lontana, un argomento che infiamma solo le discussioni tra amici. Fino al giorno in cui davanti al bar di Mininga non sbarca il colonello Leclerc e Edéa si trasforma in un vivaio di aspiranti fucilieri che andranno a combattere per la Francia inseguendo la chimera di una libertà di cui non godranno mai. "La stagione delle prugne" è un grande romanzo corale che canta le imprese degli eroi del Camerun ma anche dei tanti sconosciuti la cui memoria è stata inghiottita dalle sabbie del Sahara.
Nato a Yaoundé nel 1970, Patrice Nganang è romanziere, poeta e saggista. Cresciuto tra Camerun e Germania, oggi vive a New York, dove insegna alla Stony Brook University. Con il suo secondo romanzo, Temps de chien, nel 2001 si è aggiudicato il Prix Marguerite Yourcenar e nel 2002 il Grand prix littéraire d’Afrique noire. Tradotto in inglese e tedesco, Mont Plaisant ha ricevuto la menzione speciale al Prix des cinq continents de la Francophonie 2011.