Avvicinarsi all’Islam è una scelta tutt’altro che naturale per Afaf, ragazzina americana di origini palestinesi, ma che darà nuovo vigore alla sua vita, la renderà una donna indipendente e di successo. Un personaggio che riesce a rovesciare le credenze occidentali sull’Islam e rende rivoluzionaria la decisione di indossare l’hijab. Un romanzo che tocca corde più che mai attuali: il ritratto di un’America che ancora fatica ad assottigliare quel confine che rende tutte le Afaf con un velo in testa irrimediabilmente straniere. Eleonora Lago
Un attentatore americano bianco irrompe in un liceo femminile islamico. Il suo odio è cieco. Afaf è la direttrice del liceo e si prepara ad affrontarlo. Nel tempo sospeso di una terribile attesa, richiama a sé il coraggio di una vita: dalla fuga da casa della sorella, che ha diviso la famiglia, alla scelta di essere musulmana; tutta la fatica di farsi accettare in un mondo occidentale pieno di pregiudizi. Con la sua dignità, la sua bellezza. E un velo intorno alla testa. Due storie parallele. Afaf, che cresce confusa, e trova in Allah molte risposte. L’attentatore, cresciuto senza affetti, imbevuto di un odio che è una forma di dolore, in un ambiente dove procurarsi armi letali è troppo facile. I loro destini si incrociano in una scuola islamica, dove ragazze innocenti scontano un vuoto di civiltà che sta a noi correggere.
Sahar Mustafah è figlia di palestinesi emigrati negli Stati Uniti. Scrivendo esplora le sue radici, la sua eredità culturale. È membro di Radius of Arab American Writers (rawi) e collabora con Voices of Protest, che promuove l’opera di scrittori e artisti in esilio.
La sua raccolta di racconti, Code of the West, ha vinto il Guild Literary Complex, è stata selezionata per Best American Short Stories e finalista al Pushcart Prize.
Sahar Mustafah vive vicino a Chicago, insegna letteratura in un liceo.
La tua bellezza è il suo primo romanzo; secondo «Publishers Weekly» è un libro destinato a restare, perché narra con profonda sensibilità la capacità umana di rinnovamento.
Un attentatore americano bianco irrompe in un liceo femminile islamico. Il suo odio è cieco. Afaf è la direttrice del liceo e si prepara ad affrontarlo. Nel tempo sospeso di una terribile attesa, richiama a sé il coraggio di una vita: dalla fuga da casa della sorella, che ha diviso la famiglia, alla scelta di essere musulmana; tutta la fatica di farsi accettare in un mondo occidentale pieno di pregiudizi. Con la sua dignità, la sua bellezza. E un velo intorno alla testa. Due storie parallele. Afaf, che cresce confusa, e trova in Allah molte risposte. L’attentatore, cresciuto senza affetti, imbevuto di un odio che è una forma di dolore, in un ambiente dove procurarsi armi letali è troppo facile. I loro destini si incrociano in una scuola islamica, dove ragazze innocenti scontano un vuoto di civiltà che sta a noi correggere.
Sahar Mustafah è figlia di palestinesi emigrati negli Stati Uniti. Scrivendo esplora le sue radici, la sua eredità culturale. È membro di Radius of Arab American Writers (rawi) e collabora con Voices of Protest, che promuove l’opera di scrittori e artisti in esilio.
La sua raccolta di racconti, Code of the West, ha vinto il Guild Literary Complex, è stata selezionata per Best American Short Stories e finalista al Pushcart Prize.
Sahar Mustafah vive vicino a Chicago, insegna letteratura in un liceo.
La tua bellezza è il suo primo romanzo; secondo «Publishers Weekly» è un libro destinato a restare, perché narra con profonda sensibilità la capacità umana di rinnovamento.