Simona Sparaco ci racconta un’altra storia ispirata ad una tragica vicenda che ha toccato l’animo di tutti noi: il ritrovamento su una spiaggia del corpo senza vita di un giovane migrante che portava addosso la sua pagella. Una pagella bellissima che avrebbe dovuto dare al piccolo Malik le credenziali per un futuro migliore, il suo sapere come arma di difesa contro le crudeltà della vita. Lavinia Manfrotto
Mattia vive a Milano con la madre, divorziata. Non va bene a scuola e ha smesso di impegnarsi, anche perché è entrato in un brutto giro: Jonathan, uno dei suoi compagni meno raccomandabili, lo ha preso sotto la sua ala protettiva e Mattia non è più una vittima di bullismo ma in compenso rischia di perdersi. Anche Malik vive con la madre, vedova, in Ghana. Lui a scuola ha tutti dieci e un talento per la matematica. Anche per questo è stato deciso che emigrerà dallo zio Zuri a Nizza: in Europa avrà un futuro migliore. Mattia e Malik, con i loro tredici anni diversamente problematici, hanno entrambi un viaggio da affrontare: per Malik è un pericoloso tragitto attraverso il deserto e poi per mare, accompagnato dai trafficanti di uomini. Per Mattia è un percorso incerto che deve portarlo a trovare un suo posto nel gruppo dei coetanei, una sua più precisa e vincente identità. Ai due ragazzi, con le loro ambizioni e paure, con le vittorie e le ribellioni della loro età, la vita ha riservato opportunità e sfide molto diverse. In una narrazione piena di tensione e pathos, questo romanzo segue in parallelo le loro storie e quelle delle loro madri. A molti chilometri di distanza, una serie di eventi imprevedibili li porterà verso una stessa notte, quella che deciderà il loro destino.
Simona Sparaco, scrittrice e sceneggiatrice, è stata finalista al Premio Strega nel 2013 con Nessuno sa di noi. È special friend dell’UNHCR e questo libro nasce con l’intento di contribuire alla causa dell’UNICEF per la scuola nel Terzo Mondo. I suoi romanzi sono tradotti in diversi Paesi come Francia, Spagna, Inghilterra, Russia e Giappone; Nel silenzio delle nostre parole ha vinto il Premio DeA Planeta 2019.
Mattia vive a Milano con la madre, divorziata. Non va bene a scuola e ha smesso di impegnarsi, anche perché è entrato in un brutto giro: Jonathan, uno dei suoi compagni meno raccomandabili, lo ha preso sotto la sua ala protettiva e Mattia non è più una vittima di bullismo ma in compenso rischia di perdersi. Anche Malik vive con la madre, vedova, in Ghana. Lui a scuola ha tutti dieci e un talento per la matematica. Anche per questo è stato deciso che emigrerà dallo zio Zuri a Nizza: in Europa avrà un futuro migliore. Mattia e Malik, con i loro tredici anni diversamente problematici, hanno entrambi un viaggio da affrontare: per Malik è un pericoloso tragitto attraverso il deserto e poi per mare, accompagnato dai trafficanti di uomini. Per Mattia è un percorso incerto che deve portarlo a trovare un suo posto nel gruppo dei coetanei, una sua più precisa e vincente identità. Ai due ragazzi, con le loro ambizioni e paure, con le vittorie e le ribellioni della loro età, la vita ha riservato opportunità e sfide molto diverse. In una narrazione piena di tensione e pathos, questo romanzo segue in parallelo le loro storie e quelle delle loro madri. A molti chilometri di distanza, una serie di eventi imprevedibili li porterà verso una stessa notte, quella che deciderà il loro destino.
Simona Sparaco, scrittrice e sceneggiatrice, è stata finalista al Premio Strega nel 2013 con Nessuno sa di noi. È special friend dell’UNHCR e questo libro nasce con l’intento di contribuire alla causa dell’UNICEF per la scuola nel Terzo Mondo. I suoi romanzi sono tradotti in diversi Paesi come Francia, Spagna, Inghilterra, Russia e Giappone; Nel silenzio delle nostre parole ha vinto il Premio DeA Planeta 2019.