Marina, un'avvocata che si occupa di divorzi, deve fare i conti con l'abbandono del marito. Carmela è molto malata e cerca un modo per congedarsi dal figlio, medico volontario in Africa. Sara, rampolla di una famiglia bene, è oppressa dall'imminente «matrimonio perfetto» al punto da cercare una scappatoia estrema. Viviana fa la prostituta a Madrid in compagnia di un terribile segreto e i suoi parenti la credono cassiera all'Ikea. Marina, Carmela, Sara e Viviana non si conoscono. Qualcosa però le accomuna: tutte parlano con una segreteria telefonica per alleviare le proprie angosce, le paure, le diverse solitudini. Almeno un po'. C'è chi sa che qualcuno dall'altra parte è in ascolto, chi invece sa che nessuno ascolterà mai, e chi ci spera. Tutte sono incapaci di guardare in faccia i propri segreti, ma soprattutto gli uomini a cui i messaggi sono destinati. Tutte si mettono a nudo in confessioni che come tanti fili si intrecceranno. La necessità vitale di un pretesto per mettersi in relazione con l'altro e la forza liberatoria della parola sono al cuore di questo romanzo sulle emozioni che stanno a fior di pelle. Sugli eventi all'apparenza privi di significato che possono diventare occasione di catarsi. Sull'amore, la vita e la morte ai tempi della comunicazione virtuale.