Un romanzo intelligente, con molti spunti di riflessione. Ha un bel da fare Alice, sempre pronta a smontare con basi scientifiche, le strampalate teorie alternative delle sue carissime amiche. Ricco di aneddoti divertenti e interessanti come un ottimo saggio. Anna Bertoncello
Alice detesta le cose semplici, soprattutto se sono anche sbagliate. Fa la giornalista scientifica, perciò il mondo è abituata a interrogarlo e poi a raccontarlo. Anche alle sue amiche, che intrattiene per ore con le sue storie bislacche di scienziati. D'un tratto però le sue amiche sono diventate tutte streghe. Cioè, sono ancora le stesse di sempre, eppure sono diventate incomprensibili. Credono alle pozioni magiche, ai piani astrali, ai complotti, ai rimedi della medicina non ufficiale. Valeria, per esempio, spera di far girare il feto podalico che ha in grembo facendo le capriole in acqua. Vuole evitare il cesareo a tutti i costi perché ha letto su internet che non è il modo migliore per iniziare il rapporto con suo figlio. E dire che la nonna di Alice, ai suoi tempi, un parto podalico se l'è fatto per via naturale aiutata solo da una bottiglia di brandy, e a distanza di settant'anni non è affatto certa che sia stato un bel modo per iniziare alcunché. E poi c'è Lucia, fissata con l'alimentazione sana e i prodotti bio. E Arianna, medico anestesista, che si scopre fautrice dell'omeopatia. E ancora quella che non vuole vaccinare i figli, quella che segue l'ultima dieta del momento, quella che legge il futuro negli oroscopi. Alice si arrabbia, cerca di farle ragionare, e a volte pontifica, perché sembra incapace di vedere anche lei una semplice realtà, cioè che le emozioni possono tradire. Un romanzo d'esordio brillante e originale sulle nostre superstizioni ma soprattutto sulle nostre fragilità, che ha il coraggio di affrontare ironicamente temi molto dibattuti conquistandoci con la voce irresistibile della sua autrice.
Silvia Bencivelli è laureata in medicina e chirurgia ma fa la giornalista scientifica e la conduttrice radiotelevisiva. Dal 2016 è tra i conduttori di Tutta Salute, in onda ogni mattina su Rai3, e da dieci anni tra le voci di Radio3 Scienza. Scrive per «la Repubblica» e «Le Scienze». Insegna giornalismo scientifico alla Sapienza di Roma. Ha pubblicato diversi libri tra cui Perché ci piace la musica (Sironi 2007 e 2012, tradotto all'estero) ed È la medicina, bellezza! (con Daniela Ovadia, Carocci 2016). Le mie amiche streghe è il suo primo romanzo.
Alice detesta le cose semplici, soprattutto se sono anche sbagliate. Fa la giornalista scientifica, perciò il mondo è abituata a interrogarlo e poi a raccontarlo. Anche alle sue amiche, che intrattiene per ore con le sue storie bislacche di scienziati. D'un tratto però le sue amiche sono diventate tutte streghe. Cioè, sono ancora le stesse di sempre, eppure sono diventate incomprensibili. Credono alle pozioni magiche, ai piani astrali, ai complotti, ai rimedi della medicina non ufficiale. Valeria, per esempio, spera di far girare il feto podalico che ha in grembo facendo le capriole in acqua. Vuole evitare il cesareo a tutti i costi perché ha letto su internet che non è il modo migliore per iniziare il rapporto con suo figlio. E dire che la nonna di Alice, ai suoi tempi, un parto podalico se l'è fatto per via naturale aiutata solo da una bottiglia di brandy, e a distanza di settant'anni non è affatto certa che sia stato un bel modo per iniziare alcunché. E poi c'è Lucia, fissata con l'alimentazione sana e i prodotti bio. E Arianna, medico anestesista, che si scopre fautrice dell'omeopatia. E ancora quella che non vuole vaccinare i figli, quella che segue l'ultima dieta del momento, quella che legge il futuro negli oroscopi. Alice si arrabbia, cerca di farle ragionare, e a volte pontifica, perché sembra incapace di vedere anche lei una semplice realtà, cioè che le emozioni possono tradire. Un romanzo d'esordio brillante e originale sulle nostre superstizioni ma soprattutto sulle nostre fragilità, che ha il coraggio di affrontare ironicamente temi molto dibattuti conquistandoci con la voce irresistibile della sua autrice.
Silvia Bencivelli è laureata in medicina e chirurgia ma fa la giornalista scientifica e la conduttrice radiotelevisiva. Dal 2016 è tra i conduttori di Tutta Salute, in onda ogni mattina su Rai3, e da dieci anni tra le voci di Radio3 Scienza. Scrive per «la Repubblica» e «Le Scienze». Insegna giornalismo scientifico alla Sapienza di Roma. Ha pubblicato diversi libri tra cui Perché ci piace la musica (Sironi 2007 e 2012, tradotto all'estero) ed È la medicina, bellezza! (con Daniela Ovadia, Carocci 2016). Le mie amiche streghe è il suo primo romanzo.