La mattina del 16 agosto una giovane fedele siede su un banco della cattedrale di Notre-Dame, a Parigi, davanti alla Madonna del Pilastro. Indossa un abito bianco molto succinto e sembra assorta in preghiera, ma quando una turista americana le si avvicina, la ragazza si accascia a terra priva di vita. L’immensa chiesa viene svuotata dalle orde di visitatori che ogni giorno la invadono e tutto il personale viene interrogato, dai guardiani al rettore, dai sagrestani ai religiosi. In molti ricordano di aver visto la ragazza il giorno prima, durante la processione dell’Assunta: impossibile non notarla. Un giovane biondo dal viso angelico le aveva rivolto parole pesanti, e ora è il primo sospettato dell’omicidio. Non sembra quindi un’indagine troppo complessa quella che viene affidata al comandante Landard della Polizia criminale, uomo dal fare sbrigativo e sprezzante, e al suo coscienzioso collega Gombrowicz, sotto la supervisione di una giovane procuratrice, Claire Kauffmann, affascinante quanto glaciale. Si tiene in disparte da una fin troppo facile caccia al colpevole padre Kern, il piccolo prete di provincia che come ogni anno ha in carico la reggenza della cattedrale per il periodo estivo. Tormentato da una colpa antica e segnato dal dolore di una malattia misteriosa, questo prete minuto nel corpo ma grande nell’animo è convinto che per ricostruire la verità siano molte le voci da ascoltare. Tra sfiducia reciproca e incomprensioni, muovendosi sullo stretto crinale tra giustizia e morale, tra fede e ragione, i quattro saranno costretti a trasgredire le proprie regole e mettere in dubbio ciò in cui credono prima di poter giungere alle radici del male.
Alexis Ragougneau è un autore teatrale. Morte a Notre-Dame è il suo primo romanzo.