Le struggenti vicende, apparentemente separate, dei protagonisti confluiscono in un finale tragico e straziante. A fare da sfondo, una descrizione poetica ed evocativa del paesaggio del Montana, che diventa a sua volta protagonista. Francesco Nicolli
Delphia, Montana. La vita non è facile per il ventiquattrenne Wendell Newman: suo padre è scomparso tra le montagne da più di dieci anni, la terra, che avrebbe potuto essere sua, è stata quasi tutta venduta o data in affitto e, dopo la morte di sua madre, pesanti imposte gravano sul poco che gli è rimasto: un pick-up e un trailer in cui vivere. Un giorno bussa alla porta del trailer un'assistente sociale che ha con sé un bambino, un marmocchio gracile con un sacchetto di plastica e un quaderno a spirale in mano. È Rowdy, il figlio di Lacy, la cugina arrestata e imprigionata per spaccio di stupefacenti. Ha un «ritardo nello sviluppo» e «diverse problematiche» e, da quando la polizia lo ha trovato, solo e abbandonato in un appartamento vuoto, non ha ancora detto una sola parola. Wendell è il parente più prossimo, spetterebbe a lui farsene carico. L'uomo accetta a malincuore di tenerlo con sé. Col trascorrere del tempo, tuttavia, scopre, con sua somma sorpresa, di poter stringere un legame speciale con quel bambino schivo e silenzioso, sino al punto da amarlo più di quanto abbia mai creduto possibile. Nel frattempo, in città, tutti parlano dell'imminente caccia al lupo, la prima caccia regolamentata nella storia dello Stato del Montana dopo trent'anni. La cittadina è in fibrillazione, e la tensione si accresce quando inaspettatamente riaffiora la vecchia storia di Verl Newman, il padre di Wendell, e della sua fuga disperata verso le montagne dopo aver compiuto un gesto sconsiderato.
Joe Wilkins è l’autore del pluripremiato memoriale The Mountain and the Fathers. È vincitore del premio Pushcart e finalista del National Magazine Award e del pen/usa Award. Vive con sua moglie e due figli nell’Oregon occidentale, dove insegna scrittura al Linfield College.
Delphia, Montana. La vita non è facile per il ventiquattrenne Wendell Newman: suo padre è scomparso tra le montagne da più di dieci anni, la terra, che avrebbe potuto essere sua, è stata quasi tutta venduta o data in affitto e, dopo la morte di sua madre, pesanti imposte gravano sul poco che gli è rimasto: un pick-up e un trailer in cui vivere. Un giorno bussa alla porta del trailer un'assistente sociale che ha con sé un bambino, un marmocchio gracile con un sacchetto di plastica e un quaderno a spirale in mano. È Rowdy, il figlio di Lacy, la cugina arrestata e imprigionata per spaccio di stupefacenti. Ha un «ritardo nello sviluppo» e «diverse problematiche» e, da quando la polizia lo ha trovato, solo e abbandonato in un appartamento vuoto, non ha ancora detto una sola parola. Wendell è il parente più prossimo, spetterebbe a lui farsene carico. L'uomo accetta a malincuore di tenerlo con sé. Col trascorrere del tempo, tuttavia, scopre, con sua somma sorpresa, di poter stringere un legame speciale con quel bambino schivo e silenzioso, sino al punto da amarlo più di quanto abbia mai creduto possibile. Nel frattempo, in città, tutti parlano dell'imminente caccia al lupo, la prima caccia regolamentata nella storia dello Stato del Montana dopo trent'anni. La cittadina è in fibrillazione, e la tensione si accresce quando inaspettatamente riaffiora la vecchia storia di Verl Newman, il padre di Wendell, e della sua fuga disperata verso le montagne dopo aver compiuto un gesto sconsiderato.
Joe Wilkins è l’autore del pluripremiato memoriale The Mountain and the Fathers. È vincitore del premio Pushcart e finalista del National Magazine Award e del pen/usa Award. Vive con sua moglie e due figli nell’Oregon occidentale, dove insegna scrittura al Linfield College.
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