La voce di una donna in fuga dalla sua stessa vita senza tener conto che è impossibile scappare da se stessi.
Un romanzo profondo, vero, affascinante e a tratti ipnotico dentro ai pensieri di Ely. Da leggere. Enrica Lago
A volte le case editrici coraggiose azzeccano il titolo giusto, a volte indovinano la copertina efficace, a volte trovano l’ autore più bravo, a volte provano la traduzione più attenta, a volte propongono il romanzo migliore, ma questa volta l’editore SUR ha riunito tutti questi risultati in un libro unico. Vittorio Campana
Si può fuggire da se stessi? Quanto lontano si deve andare? La Nuova Zelanda può bastare? Una donna che lascia alle spalle la sua vita, mossa dentro da un dolore che non riesce a superare. Cerca un modo per sopravvivere a se stessa, al suo bufalo interiore, che le scombina le emozioni e la sfinisce. Un libro che mostra una creatura diversa da tutte, che deve imparare a vivere da capo e che non ha ancora capito come fare. Una scrittura lucida e potente che scava nei recessi più profondi di noi stessi. Chiara Pasin
Elyria, 28 anni, ha un lavoro stabile e un marito a New York: ma un giorno, senza dare spiegazioni, molla tutto e parte con un volo di sola andata per la Nuova Zelanda. Passerà mesi a vagare in autostop fra le campagne di quel paese sconosciuto, incrociando le vite di altre persone e tentando di dare un po’ di pace alla sua. Scopriamo che Elyria ha un passato difficile (una madre alcolizzata, una sorella adottiva suicida, allieva del professore che è poi diventato suo marito), ma la fuga non è causata da crimini o violenze: nasce da un malessere esistenziale tanto profondo quanto difficile da definire; e il romanzo è, di fatto, un viaggio nella mente della narratrice, capace di osservazioni acutissime sul mondo, ma anche preda di improvvisi squilibri; dentro di lei, dice, si muove un bufalo riottoso che non riesce a placare.
Elogiato dalla critica come uno dei migliori esordi dell’anno, sostenuto da una scrittura incalzante e quasi ipnotica, Nessuno scompare davvero è una sorta di road movie introspettivo che spiazza e appassiona il lettore.
Catherine Lacey è nata a Tupelo, nel Mississippi, nel 1985, e vive a New York. È stata scelta dalla rivista Granta come una delle migliori nuove voci del 2014, ed è stata finalista allo Young Lions Award, il premio della New York Public Library per i migliori autori under 35. Nessuno scompare davvero, il suo romanzo d’esordio, è stato incluso fra i migliori libri dell’anno dal New Yorker, dall’Huffington Post, da Vanity Fair e da Time Out.