Il frontman e leader dei Marlene Kuntz firma un libro denso e profondo, dedicato ai primi tre album del gruppo. Ma non si inganni chi pensa che sia una rievocazione degli esordi del gruppo. E tanto meno chi pensa che i "veri Marlene" siano proprio quelli del primo trittico in studio. E’ piuttosto l’analisi approfondita di ogni singola canzone che compone quei fantastici dischi, condita da moltissimi colti riferimenti letterari e musicali. Con continui flash-back e considerazioni argute su passato e presente. Da non perdere. Francesco Nicolli
Nel 1989, in provincia di Cuneo, nasceva una delle band più importanti della musica rock italiana: i Marlene Kuntz. Gloriosi, eleganti, poetici, potenti, incasellabili, refrattari a piegarsi ai dettami delle mode, della critica e dei fan, hanno attraversato trent’anni di carriera inseguendo sempre e soltanto la loro ispirazione e il desiderio di battere terreni inesplorati e mai scontati. Cristiano Godano, anima del gruppo, cantante, chitarrista e autore dei testi, racconta per la prima volta in un libro la genesi della band, gli incontri che ne hanno determinato la crescita e il percorso, la sostanza della loro ricerca, la forza dei legami e il desiderio di vivere sempre curiosamente nel presente. Ripercorrendo canzone per canzone i primi tre mitici dischi del gruppo – Catartica, Il vile, Ho ucciso paranoia –, Godano scrive un’involontaria, anomala e generosa autobiografia delle origini, densissima di aneddoti, di riflessioni e materiale inedito (testi autografi, appunti, lettere del tempo): un vero e proprio atto d’amore verso il pubblico, verso la storia e il futuro della sua band, e soprattutto verso le parole e la musica, muse ispiratrici di ogni sua creazione.
Cantante e chitarrista, Cristiano Godano è, con Riccardo Tesio e Luca Bergia, il fondatore del gruppo rock Marlene Kuntz, che festeggia nel 2019 trent’anni di carriera, dieci dischi e più di 1500 concerti ufficiali. Dal 2009 è uno dei docenti del Master in Comunicazione Musicale dell’Università Cattolica di Milano. Ha recitato nel film Tutta colpa di Giuda, di cui è anche autore, con i Marlene, di parte della colonna sonora candidata al David di Donatello nel 2010 con la “Canzone in prigione”. Oltre alla principale attività con i Marlene Kuntz, è stato impegnato in un altro progetto musicale, Beautiful, con Gianni Maroccolo e Howie B. Nel 2008 ha pubblicato il suo primo libro, la raccolta di racconti I vivi. Nel 2012 e per circa un anno ha curato un suo blog personale per il Fatto Quotidiano. Fra le tante attività in ambito artistico, lo spettacolo teatrale Il vestito di Marlene, con la compagnia di danza di Mvula Sungani, per cui i Marlene hanno curato la parte sonora, e numerose sonorizzazioni dal vivo di film muti, fra cui quella de Il Castello di Vogelod, di F.W. Murnau, in compagnia di Claudio Santamaria; le musiche dello spettacolo sono finaliste al Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2019. Da parecchi anni Godano coltiva un’ampia e frequente attività in solo, portando in tutta Italia spettacoli in cui alterna parole e musica.
Nel 1989, in provincia di Cuneo, nasceva una delle band più importanti della musica rock italiana: i Marlene Kuntz. Gloriosi, eleganti, poetici, potenti, incasellabili, refrattari a piegarsi ai dettami delle mode, della critica e dei fan, hanno attraversato trent’anni di carriera inseguendo sempre e soltanto la loro ispirazione e il desiderio di battere terreni inesplorati e mai scontati. Cristiano Godano, anima del gruppo, cantante, chitarrista e autore dei testi, racconta per la prima volta in un libro la genesi della band, gli incontri che ne hanno determinato la crescita e il percorso, la sostanza della loro ricerca, la forza dei legami e il desiderio di vivere sempre curiosamente nel presente. Ripercorrendo canzone per canzone i primi tre mitici dischi del gruppo – Catartica, Il vile, Ho ucciso paranoia –, Godano scrive un’involontaria, anomala e generosa autobiografia delle origini, densissima di aneddoti, di riflessioni e materiale inedito (testi autografi, appunti, lettere del tempo): un vero e proprio atto d’amore verso il pubblico, verso la storia e il futuro della sua band, e soprattutto verso le parole e la musica, muse ispiratrici di ogni sua creazione.
Cantante e chitarrista, Cristiano Godano è, con Riccardo Tesio e Luca Bergia, il fondatore del gruppo rock Marlene Kuntz, che festeggia nel 2019 trent’anni di carriera, dieci dischi e più di 1500 concerti ufficiali. Dal 2009 è uno dei docenti del Master in Comunicazione Musicale dell’Università Cattolica di Milano. Ha recitato nel film Tutta colpa di Giuda, di cui è anche autore, con i Marlene, di parte della colonna sonora candidata al David di Donatello nel 2010 con la “Canzone in prigione”. Oltre alla principale attività con i Marlene Kuntz, è stato impegnato in un altro progetto musicale, Beautiful, con Gianni Maroccolo e Howie B. Nel 2008 ha pubblicato il suo primo libro, la raccolta di racconti I vivi. Nel 2012 e per circa un anno ha curato un suo blog personale per il Fatto Quotidiano. Fra le tante attività in ambito artistico, lo spettacolo teatrale Il vestito di Marlene, con la compagnia di danza di Mvula Sungani, per cui i Marlene hanno curato la parte sonora, e numerose sonorizzazioni dal vivo di film muti, fra cui quella de Il Castello di Vogelod, di F.W. Murnau, in compagnia di Claudio Santamaria; le musiche dello spettacolo sono finaliste al Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2019. Da parecchi anni Godano coltiva un’ampia e frequente attività in solo, portando in tutta Italia spettacoli in cui alterna parole e musica.