Il nuovo romanzo di Cavalli non delude il lettore. Anzi lo stimola, lo incalza, lo provoca. Ma soprattutto lo cattura immediatamente. Vittorio Campana
Lo spaccio illegale di qualche introvabile romanzo, di musica e di buon vino: è così che comincia la rivoluzione a DF. Mezzi per riappropriarsi delle emozioni, delle sensazioni e dell’empatia. E alla fine arriverà anche il momento di scegliere la propria libertà, agognata libertà! Eleonora Lago
Un giorno qualsiasi Fausto Albini è sulla spiaggia, con un bastone disegna un cerchio, forse ha un ricordo e si sente male. Portato d’urgenza al Pronto Soccorso, viene ricoverato nel reparto dei Disturbi affettivi, quello per i cittadini di DF con problemi di rotondità sentimentale. Insieme a lui, Manlio Cuzzocrea che ha pianto per giorni senza un motivo, Andrea Razzone scoperto a leggere e Angelo Siani che sogna ossessivamente la madre che non ha mai conosciuto. Evidentemente, il sistema di DF – che prevede bambini tolti ai genitori, mogli a rotazione, nessuna aspirazione e nessuna libertà di scelta – non funziona più come un tempo. Di fronte all’aumento dei focolai di empatia incontrollata, il governo del presidente Bussoli nel chiuso della sua impenetrabile cittadella fortificata si dice preoccupato: è impossibile governare un popolo che prova paura e desideri, i casi di disturbi affettivi in aumento rappresentano un pericolo. Intanto a confermare a Fausto Albini l’esistenza delle emozioni sarà l’incontro con la dottoressa Anna Cordio che ha in carico il suo caso e per la quale sentirà un sentimento indicibile e proibito: l’amore.
Quando Fausto e i suoi compagni si renderanno conto che dietro la mancanza di empatia potrebbe esserci un disegno politico, dall’ospedale partirà il primo nucleo della resistenza, il cui scopo è solo uno: liberare le emozioni, riportare nel mondo l’empatia, dare voce a un “nuovissimo testamento”, anche a costo di rimetterci la vita.
Giulio Cavalli torna nella DF di Carnaio per raccontarci con lucidità e poesia le contraddizioni di una società che ci anestetizza alle emozioni e ci priva della curiosità di sognare.
Giulio Cavalli (Milano, 1977), scrittore e autore teatrale, dal 2007 vive sotto scorta per il suo impegno nella lotta contro le mafie. Collabora con varie testate giornalistiche e ha pubblicato diversi libri d’inchiesta, tra i quali ricordiamo: Nomi, cognomi e infami (2010); L’innocenza di Giulio (2012) e Mio padre in una scatola di scarpe (2015). È stato membro dell’Osservatorio sulla legalità e consigliere regionale in Lombardia. Con Fandango Libri ha pubblicato nel 2017 Santamamma. Con Carnaio nel 2019 ha vinto il Premio Selezione Campiello – Giuria dei Letterati ed è stato finalista al Premio Napoli, il romanzo è in corso di pubblicazione in quattro paesi. Nel 2020 è uscito Disperanza.
Lo spaccio illegale di qualche introvabile romanzo, di musica e di buon vino: è così che comincia la rivoluzione a DF. Mezzi per riappropriarsi delle emozioni, delle sensazioni e dell’empatia. E alla fine arriverà anche il momento di scegliere la propria libertà, agognata libertà! Eleonora Lago
Un giorno qualsiasi Fausto Albini è sulla spiaggia, con un bastone disegna un cerchio, forse ha un ricordo e si sente male. Portato d’urgenza al Pronto Soccorso, viene ricoverato nel reparto dei Disturbi affettivi, quello per i cittadini di DF con problemi di rotondità sentimentale. Insieme a lui, Manlio Cuzzocrea che ha pianto per giorni senza un motivo, Andrea Razzone scoperto a leggere e Angelo Siani che sogna ossessivamente la madre che non ha mai conosciuto. Evidentemente, il sistema di DF – che prevede bambini tolti ai genitori, mogli a rotazione, nessuna aspirazione e nessuna libertà di scelta – non funziona più come un tempo. Di fronte all’aumento dei focolai di empatia incontrollata, il governo del presidente Bussoli nel chiuso della sua impenetrabile cittadella fortificata si dice preoccupato: è impossibile governare un popolo che prova paura e desideri, i casi di disturbi affettivi in aumento rappresentano un pericolo. Intanto a confermare a Fausto Albini l’esistenza delle emozioni sarà l’incontro con la dottoressa Anna Cordio che ha in carico il suo caso e per la quale sentirà un sentimento indicibile e proibito: l’amore.
Quando Fausto e i suoi compagni si renderanno conto che dietro la mancanza di empatia potrebbe esserci un disegno politico, dall’ospedale partirà il primo nucleo della resistenza, il cui scopo è solo uno: liberare le emozioni, riportare nel mondo l’empatia, dare voce a un “nuovissimo testamento”, anche a costo di rimetterci la vita.
Giulio Cavalli torna nella DF di Carnaio per raccontarci con lucidità e poesia le contraddizioni di una società che ci anestetizza alle emozioni e ci priva della curiosità di sognare.
Giulio Cavalli (Milano, 1977), scrittore e autore teatrale, dal 2007 vive sotto scorta per il suo impegno nella lotta contro le mafie. Collabora con varie testate giornalistiche e ha pubblicato diversi libri d’inchiesta, tra i quali ricordiamo: Nomi, cognomi e infami (2010); L’innocenza di Giulio (2012) e Mio padre in una scatola di scarpe (2015). È stato membro dell’Osservatorio sulla legalità e consigliere regionale in Lombardia. Con Fandango Libri ha pubblicato nel 2017 Santamamma. Con Carnaio nel 2019 ha vinto il Premio Selezione Campiello – Giuria dei Letterati ed è stato finalista al Premio Napoli, il romanzo è in corso di pubblicazione in quattro paesi. Nel 2020 è uscito Disperanza.
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