Confesso che per tutto il tempo impiegato a leggere questo magnifico libro mi sono sentita letteralmente in orbita. A mio parere è un'esperienza visiva fantastica, attraverso gli occhi pieni di stupore e meraviglia di sei astronauti percepiamo cosa sia la fragilità della vita umana, i sogni e la paura. Allo stesso tempo l'enorme gratitudine di vivere sul nostro pianeta, una casa preziosa e delicata assolutamente da proteggere. Un libro capace di far vibrare di gioia e commozione, da non perdere! Anna Bertoncello
Nel cuore nero del cosmo, sei astronauti viaggiano in orbita attorno alla Terra, a bordo di una stazione spaziale. Vengono dall’America, dalla Russia, dall’Italia, dalla Gran Bretagna e dal Giappone, e sono partiti per studiare il silenzioso pianeta blu, su cui scorre intensa la vita da cui sono esclusi: un matrimonio in crisi, un funerale, un fratello ammalato, un tifone che minaccia devastazione. Li vediamo nei brevi momenti di intimità in cui preparano pasti disidratati, fanno ginnastica per non perdere massa, dormono a mezz’aria in assenza di gravità, stringono legami tra loro per sottrarsi alla solitudine. Ognuno è preso dai propri pensieri e dal proprio passato terrestre, ma più scorre il tempo più cominciano a sentirsi parti di un unico corpo – Pietro la mente, Anton il cuore, Roman le mani, Chie la coscienza, Shaun l’anima e Nell il respiro. Profondo e commovente, Orbital è un canto d’amore alla bellezza dell’universo e del nostro pianeta, che osservato da lontano diventa prezioso e precario, un gioiello sospeso nell’infinito, un paradiso da proteggere. Con voce incantata, Samantha Harvey ci ricorda che di fronte all’immensità del tempo e dello spazio siamo solo piccole foglie al vento, e che la nostra esistenza è scritta dal futuro che riusciamo a sognare.
Questo libro è per chi trasformava bottiglie in magiche astronavi, per chi vede le pennellate di William Turner nei paesaggi trafitti di luce, per chi fluttua e volteggia nel profondo di un sogno, e per chi ha capito che esistiamo in un’effimera fioritura di vita e sapere, un’esplosione estiva, fugace come uno schiocco di dita.
Samantha Harvey è una delle maggiori autrici in lingua inglese, già selezionata al premio Betty Trask, all’Orange Prize for Fiction, al Guardian First Book Award, al James Tait Black Prize e il Baileys Women’s Prize. Vive nel Regno Unito e insegna scrittura creativa alla Bath University. È autrice, tra gli altri, di Vento dell’ovest (Neri Pozza, 2020). Con Orbital ha vinto all’unanimità il Booker Prize 2024.
Nel cuore nero del cosmo, sei astronauti viaggiano in orbita attorno alla Terra, a bordo di una stazione spaziale. Vengono dall’America, dalla Russia, dall’Italia, dalla Gran Bretagna e dal Giappone, e sono partiti per studiare il silenzioso pianeta blu, su cui scorre intensa la vita da cui sono esclusi: un matrimonio in crisi, un funerale, un fratello ammalato, un tifone che minaccia devastazione. Li vediamo nei brevi momenti di intimità in cui preparano pasti disidratati, fanno ginnastica per non perdere massa, dormono a mezz’aria in assenza di gravità, stringono legami tra loro per sottrarsi alla solitudine. Ognuno è preso dai propri pensieri e dal proprio passato terrestre, ma più scorre il tempo più cominciano a sentirsi parti di un unico corpo – Pietro la mente, Anton il cuore, Roman le mani, Chie la coscienza, Shaun l’anima e Nell il respiro. Profondo e commovente, Orbital è un canto d’amore alla bellezza dell’universo e del nostro pianeta, che osservato da lontano diventa prezioso e precario, un gioiello sospeso nell’infinito, un paradiso da proteggere. Con voce incantata, Samantha Harvey ci ricorda che di fronte all’immensità del tempo e dello spazio siamo solo piccole foglie al vento, e che la nostra esistenza è scritta dal futuro che riusciamo a sognare.
Questo libro è per chi trasformava bottiglie in magiche astronavi, per chi vede le pennellate di William Turner nei paesaggi trafitti di luce, per chi fluttua e volteggia nel profondo di un sogno, e per chi ha capito che esistiamo in un’effimera fioritura di vita e sapere, un’esplosione estiva, fugace come uno schiocco di dita.
Samantha Harvey è una delle maggiori autrici in lingua inglese, già selezionata al premio Betty Trask, all’Orange Prize for Fiction, al Guardian First Book Award, al James Tait Black Prize e il Baileys Women’s Prize. Vive nel Regno Unito e insegna scrittura creativa alla Bath University. È autrice, tra gli altri, di Vento dell’ovest (Neri Pozza, 2020). Con Orbital ha vinto all’unanimità il Booker Prize 2024.