Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

Paolina
Autore: Marco Lodoli
Editore: Einaudi
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 14,00
Quando Paolina scopre di essere incinta non ha niente e nessuno, solo tanti pensieri da mettere in fila, un giorno per decidere, e tre rose rosse ricevute in dono da una zingara. Investita di un compito piú grande di lei, s'incammina per le strade di Roma invisibile al mondo, alla ricerca dei tre ragazzi con cui ha avuto una breve storia d'amore. Il primo è un punk che suona in un centro sociale, il secondo è un borghese che tira di scherma, il terzo è un amico pieno di problemi. Quando li trova, è ogni volta un incontro difficile, vibrante, deludente. Nessuno di loro vuole essere il padre di suo figlio: sono infelici, fragili, confusi, ma sono soprattutto così rassegnati da sentirsi già la vita alle spalle. Paolina si trascina per la città ancora piú sola, in una giornata che sembra dilatarsi all'infinito, e che diventa ai suoi occhi attenti un immenso teatro in cui da sempre si ripete identica la stessa scena. Sarebbe bello sparire, pensa, o forse, nonostante tutto, incrociare uno sguardo «che la mantenga nel mondo», che le dica che in quel caos anche il suo esserci ha un senso. E cosí arriva la sera, il buio, la paura, e Paolina non può far altro che chiudere gli occhi, per difendersi dal mondo e rifugiarsi altrove, in un ricordo leggero che la porti via di lí. Ma all'alba, nella macchina parcheggiata in cui ha trascorso la notte, il cellulare suona. Ed è una telefonata assurda e miracolosa. Una voce sconosciuta che sa come proteggerla perché da sempre conosce la sua solitudine. E soprattutto quel vuoto incolmabile che la rende diversa eppure speciale, perché, le rivela, nel suo niente c'è coraggio, c'è il mondo intero, e tutta se stessa. Ancora una volta, con parole cariche di poesia, Lodoli cuce in una storia il finito e l'infinito, la fragilità e l'assoluto, il tempo e l'eternità. Paolina ha quindici anni e la sensazione di averne diecimila. Di essere inutile eppure in qualche modo necessaria, come una montagna che fa da contrappeso al mondo impedendogli di precipitare. Con l'immensa fatica degli ultimi, di chi ha solo il posto che gli è stato assegnato e nient'altro, Paolina percorre la sua strada con la forza e la purezza di una creatura celestiale chiamata a un compito supremo: andare piú lontano e non essere mai infelice, neanche nell'infelicità.
Marco Lodoli, giornalista e scrittore, è insegnante di lettere in un istituto professionale.
Ha esordito nel 1978 come poeta con Un uomo innocuo (Trevi Editore).
Il viaggio e la morte, come l’attenta analisi dei rapporti intercorrenti tra l’io e gli altri, sono frai temi più ricorrenti nelle sue opere che hanno meritato nel 1990 il Premio Piero Chiara per Grande raccordo, nel 1992 il Grinzane Cavour.
Nel '96 il romanzo Cani e Lupi, sette storie d'amore, sette incontri tra il cane e il lupo, tra la vita addomesticata e l'attimo feroce, vince il  Premio Palazzo al Bosco e, l'anno dopo Marco Lodoli si aggiudica di nuovo il Grizane Cavour con  Il vento.
Da ricordare fra le sue opere più famose i nove racconti I professori e altri professori, edito da Einaudi nel 2003, e Grande Circo Invalido, appassionante  storia di tre amici anarchici: Ruggero, Rocco e Mariano. Tra gli altri: Italia (Einaudi, 2010), Vapore (Einaudi, 2013), L'eroe e la maga (Bompiani, 2016), Il fiume (Einaudi, 2016) e Paolina (Einaudi, 2018).
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