Ha solo otto anni Marianne quando senza alcuna spiegazione la madre scompare, lei che profumava di menta e le cantava poesie per far fuggire la tristezza. Si aggrappa ai ricordi che ha dell'amore di sua madre, si deve adattare al mondo esterno senza la donna che ha riempito le sue giornate di meraviglia, di limonate fresche, di canzoni e filastrocche. Questo è un romanzo sui luoghi amati e sui luoghi sicuri, sul tempo della perdita del lutto e infine della tanto attesa rinascita. Una vera perla. Anna Bertoncello
Marianne ha otto anni quando le dicono che di sua madre non rimangono, forse, che delle impronte sulla riva fangosa di un fiume, e da allora la pace è l’unica cosa che cerca. Abita con il padre e il fratello minore in una vecchia casa misteriosa, ai confini di un piccolo paese. La sua vita è immersa nell’immenso immaginario che ha ereditato dalla mamma: filastrocche e vecchie leggende, cappelle ricoperte di edera e piccole magie quotidiane, rimedi casalinghi e segreti di famiglia, una fede granitica in tutto ciò che non si può vedere. Come si può vivere però ricordando che ciò che più hai amato se ne è andato per sempre? Quando scopre un vecchio poema inglese fittamente annotato dalla madre, in cui si racconta della ricerca di una perla smarrita, inizia a cercarvi con ostinazione la risposta alla sua scomparsa, tenta di ricomporre, mentre tutto intorno sembra andare alla deriva, la memoria felice che di lei ancora custodisce con amore dentro di sé. Pearl, strana e perturbante evocazione di una magia che forse non si è mai persa, è un piccolo capolavoro che occupa un posto a sé nella letteratura inglese contemporanea, un romanzo bellissimo e incantatorio sulle tracce che lasciamo dietro di noi, e su come seguirle possa condurci in luoghi che aspettano da sempre il nostro ritorno.
Siân Hughes è una poeta inglese, vincitrice del Seamus Heaney Award. Vive nel Cheshire. “Pearl”, selezionato per il Booker Prize 2023, è il suo esordio nella narrativa ed è in corso di traduzione in numerosi Paesi.
Marianne ha otto anni quando le dicono che di sua madre non rimangono, forse, che delle impronte sulla riva fangosa di un fiume, e da allora la pace è l’unica cosa che cerca. Abita con il padre e il fratello minore in una vecchia casa misteriosa, ai confini di un piccolo paese. La sua vita è immersa nell’immenso immaginario che ha ereditato dalla mamma: filastrocche e vecchie leggende, cappelle ricoperte di edera e piccole magie quotidiane, rimedi casalinghi e segreti di famiglia, una fede granitica in tutto ciò che non si può vedere. Come si può vivere però ricordando che ciò che più hai amato se ne è andato per sempre? Quando scopre un vecchio poema inglese fittamente annotato dalla madre, in cui si racconta della ricerca di una perla smarrita, inizia a cercarvi con ostinazione la risposta alla sua scomparsa, tenta di ricomporre, mentre tutto intorno sembra andare alla deriva, la memoria felice che di lei ancora custodisce con amore dentro di sé. Pearl, strana e perturbante evocazione di una magia che forse non si è mai persa, è un piccolo capolavoro che occupa un posto a sé nella letteratura inglese contemporanea, un romanzo bellissimo e incantatorio sulle tracce che lasciamo dietro di noi, e su come seguirle possa condurci in luoghi che aspettano da sempre il nostro ritorno.
Siân Hughes è una poeta inglese, vincitrice del Seamus Heaney Award. Vive nel Cheshire. “Pearl”, selezionato per il Booker Prize 2023, è il suo esordio nella narrativa ed è in corso di traduzione in numerosi Paesi.